Dal 15 giugno, termine in cui scade il decreto che regola l’uso della mascherina, la si potrà abbandonare nei cinema, teatri e sale da concerto, mentre molto probabilmente rimarranno obbligatorie sui mezzi di trasporto, compresi treni, navi e aerei, nei luoghi pubblici e nelle scuole.
Dal primo maggio invece l’uso non è più richiesto nei bar, ristoranti e stadi. Non sappiamo invece ancora cosa avverrà in autunno, anche se il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato di una possibile recrudescenza del virus ad ottobre.
Il Governo in questi giorni sta valutando un piano riguardo alle restrizioni Covid, su quali disposizioni tenere, e presto si pronuncerà al riguardo. Ogni decisione sarà presa prima del 15 giugno, in base alla situazione epidemiologica.
Cosa cambia dal 15 giugno: le scuole

Gli esami della scuola media e di maturità si faranno con la mascherina, secondo quanto stabilito dal provvedimento di marzo che prevedeva l’uso dei dispositivi di protezione fino a fine anno scolastico, ma l’obiettivo è quello di arrivare a settembre senza che ce ne sia l’obbligo.
Al riguardo non sembrano d’accordo i due sottosegretari all’Istruzione, Floridia e Sasso, numerosi politici e Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, il quale ha dichiarato, secondo quanto riportato da Il Giorno:
Io voglio sperare che venga tolto l’obbligo delle mascherine a scuola dopo il 15 giugno, per quanto riguarda gli esami di terza media e di maturità.
Anche se sembra rimettersi alle indicazioni del Ministero:
Ormai sappiamo bene che, a prescindere dai vaccini, in estate il virus può diffondersi avendo contatti stretti nelle discoteche, sulle spiagge e un po’ meno in montagna.
Dobbiamo sperare che con la terza e la quarta dose di vaccino ci possa essere un rallentamento della diffusione della malattia.
A settembre noi rispetteremo le indicazioni dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione. L’unica cosa che chiediamo però, è che siano indicazioni ben precise.
15 giugno: cosa dobbiamo aspettarci in futuro
Verrebbe da chiedersi se a questo punto si sia giunti al superamento del Covid e si possa procedere verso un graduale ritorno alla normalità, dopo il 15 giugno. Il ministro Speranza ha dichiarato che i numeri del Covid, continuando a calare nelle scorse settimane, forniscono segnali positivi e ha specificato che l’Italia sulle vaccinazioni si trovi molto meglio rispetto agli altri Paesi europei, stando a sette, otto punti sopra la Germania.
E riguardo al prossimo autunno ha precisato:
Guardiamo con fiducia alla ripresa in autunno però sarebbe un errore pensare che il Covid sia sconfitto.
Gli scienziati ritengono possibile una ripresa della circolazione del virus, ma l’Italia ha uno scudo forte, oltre il 90% dei cittadini sopra i 12 anni ha completato il ciclo primario di vaccinazione.
Con una raccomandazione ai soggetti più fragili affinché facciano la quarta dose:
Il mio appello ai più fragili è di non aspettare e di fare il secondo booster, perché le persone che perdono la vita per il Covid hanno un’età media sopra gli 80 anni.
La quarta dose può salvare molte vite. Per le altre fasce d’età il mio auspicio è che a ottobre avremo vaccini aggiornati a Omicron e, a quel punto, valuteremo se sottoporre al richiamo altre categorie.
Leggi anche: Maturità 2022: ritorno delle regole pre-Covid. Come prepararsi alle prove?