Neonato abbandonato vicino a un cassonetto a Taranto: “Salvato da un cane”

A ritrovarlo, avvolto in una borsa di tela con accanto un piccolo peluche, è stata una donna che passeggiava con il suo cane.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Un neonato è stato abbandonato vicino a un cassonetto a Taranto. Il piccolo per fortuna sta bene. A ritrovarlo stamane attorno alle 7, avvolto in una borsa di tela con accanto un piccolo peluche, è stata una donna che, mentre passeggiava con il suo cane – un American Pitbull – ha sentito il bambino piangere e ha immediatamente chiamato la Polizia.

Stando a quanto riportato da alcune testate locali, il cane avrebbe attirato l’attenzione della donna perché, passando vicino al cassonetto, si sarebbe irrigidito e avrebbe cominciato ad abbaiare.

Il neonato è stato subito trasportato all’ospedale di Taranto, secondo alcune fonti con ancora attaccata parte del cordone ombelicale. Ciò lascia presagire che il parto sia avvenuto proprio poche ore prima del ritrovamento. La restante parte del cordone sarebbe quindi rimasta attaccata alla madre che, se non assistita in modo adeguato, rischia un’emorragia.

Neonato abbandonato a Taranto: al vaglio le immagini della videosorveglianza

Neonato abbandonato a Taranto: al vaglio le immagini della videosorveglianza

Adesso la polizia sta cercando di rintracciare la madre del neonato visionando le immagini della videosorveglianza nell’area tra le vie Pisanelli e Principe Amedeo, così da poter ricavare elementi utili all’identificazione. La zona del ritrovamento è molto vicina alla centralissima piazza Maria Immacolata.

Il piccolo sta bene ed è ora in osservazione all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Anche fonti sanitarie hanno confermato le buone condizioni di salute del bambino.

Neonato abbandonato a Taranto: “Già partita una gara di solidarietà”

Neonato abbandonato a Taranto: "Già partita una gara di solidarietà"

Lorenzo è il nome che il personale del reparto Utin dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto ha scelto per il neonato. “Ho sentito il direttore generale dell’Asl di Taranto, Colacicco – ha dichiarato Gabriella Ficocelli, assessore ai Servizi sociali del Comune di Taranto – Il neonato ritrovato stamattina nei pressi di via Pisanelli sta bene. Ed è l’unica cosa che conta”.

La burocrazia farà il suo corso – prosegue Ficocelli – ma adesso siamo tranquilli perchè il bambino è stato accolto ed ha avuto tutte le cure e l’affetto che gli spettano di diritto, come ogni creatura che viene al mondo. Servizi Sociali del Comune stanno seguendo questa vicenda, l’unica cosa che voglio e posso anticipare è che è già partita una gara di solidarietà verso questo bambino”.

La città in queste circostanze si dimostra accogliente e capace di regalare amore incondizionato. Un grazie di cuore, inoltre, alla signora che questa mattina all’alba non ha fatto prevalere la paura e l’indifferenza e ha consegnato il bambino ai sanitari. A lei e ai nostri medici e infermieri la gratitudine di tutti noi”, ha concluso l’assessore.

Neonato abbandonato, dg Asl di Taranto: “Lo abbiamo trovato pulito e profumato. La madre potrebbe averlo vegliato”

Sulla vicenda del neonato abbandonato a Taranto, si è espresso pure il direttore generale della ASL di Taranto Vito Gregorio Colacicco, che all’AGI ha dichiarato:

In questa vicenda del neonato lasciato ai piedi del cassonetto dei rifiuti, si incrociano la festa e la gioia degli operatori del 118, che l’hanno messo in salvo e portato in ospedale, e il dramma di una mamma che adesso sta piangendo.

Ho detto al presidente della Regione, Emiliano, di questa doppia sensazione che avvertiamo oggi. La mamma si è preoccupata di lavarlo e profumarlo, di mettergli accanto un peluche.

Il bimbo stava infatti pulito e profumato e forse la mamma, secondo me, lì sul posto lo ha anche vegliato. Secondo quello che immagino io, ovvio, per come stava il bambino, per le premure, l’attenzione, il lenzuolo bianco, la copertina pulita.

Dall’accesso ospedaliero di via Crispi abbiamo la culla della vita” ha aggiunto Colacicco riferendosi all’apparecchiatura, in funzione da tempo, che permette di lasciare in un’area protetta un neonato e poi la presenza di sensori all’interno del luogo fa subito intervenire il personale del reparto. Il dg della Asl ha poi concluso:

Una donna, inoltre, puo’ anche partorire in reparto e poi lasciare il bambino, però i drammi che stanno dietro a queste situazioni sono inimmaginabili. Noi facciamo tanto per il sostegno alla vita e per i centri di ascolto, poi capitano queste situazioni e ti cadono le braccia, si resta disorientati. Il piccino, comunque, sta benissimo e questo è molto importante.

Lorenzo è stato preso in carico da Federico Schettini, professore universitario, che lavora da noi nell’ambito della clinicizzazione dei reparti. Lui era di turno questa mattina e segue i posti letto di pediatria universitaria. Abbiamo infatti la pediatria ospedaliera, affidata a Valerio Cecinati, e quella universitaria che segue appunto Schettini, mentre primario dell’Unità di terapia intensiva, Utin, è Lucrezia De Cosmo.

Leggi anche: Un’altra neonata nella culla per la vita, la lettera della mamma: “Vi affido un pezzo del mio cuore”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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