Conclusi i negoziati a Istanbul, cosa è stato deciso e perché si parla di “risultati significativi”

Dopo tre ore, sono terminati i colloqui tra Russia e Ucraina: organizzato un incontro tra i presidenti dei due Paesi, Putin e Zelensky. Mosca invoca la pace, Kiev considera la neutralità: ecco cosa è stato deciso.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Conclusi i negoziati Istanbul: dopo tre ore, è giunta al termine la prima giornata di confronto tra le delegazioni di Kiev e Mosca al palazzo Dolmabahce, con il presidente turco Tayyip Erdogan nel ruolo di garante. I colloqui di oggi tra Russia e Ucraina hanno portato all’organizzazione di un incontro tra i presidenti dei due Paesi, Putin e Zelensky.

Lo ha reso noto il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podoliyak, che poi ha aggiunto: “Continueremo i negoziati con la Russia, ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti”, ovvero Israele, Turchia, Canada e Polonia. Non è chiaro se i negoziati andranno avanti anche nella giornata di domani. Ecco cosa è stato deciso oggi durante i negoziati Istanbul.

Negoziati Istanbul: Kiev pronta alla neutralità. Mosca: “Colloqui costruttivi”

Negoziati Istanbul: Kiev pronta alla neutralità. Mosca: "Colloqui costruttivi"

Negoziati Istanbul. Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina proposto da Mosca dovesse funzionare, allora Kiev accetterebbe lo status di “neutralità”, ovvero l’assenza di basi straniere nel suo territorio: lo ha confermato il capo della delegazione ucraina David Arakhmia. .

Il capo negoziatore russo Medinsky, da parte sua, ha parlato di “colloqui costruttivi”. Poi, ha precisato che un incontro tra Putin e Zelensky sarà possibile solo dopo un accordo di pace tra i ministri degli Esteri dei due Paesi. “Faremo due passi concreti per la escalation della crisi” ha continuato Medinsky, aggiungendo che “la Russia interromperà l’attività militare vicino a Kiev e Chernikiv”.

Una mossa, questa, che di certo ispira fiducia reciproca. Come sottolineato da Medinsky, un compromesso potrebbe portare presto a un trattato di pace tra Russia e Ucraina. Anche se l’ucraino Podolyak ha spiegato che occorre “una pace piena sul territorio ucraino” prima di portare a termine “qualsiasi accordo finale con la Russia”. Sarà necessario nello specifico “un referendum in Ucraina sui termini dell’accordo con la Russia”.

Quali sono le richieste dell’Ucraina? Un nuovo accordo internazionale

Negoziati Istanbul conclusi: quali sono le richieste di Kiev? Una delle proposte prevede consultazioni “per un periodo di 15 anni” sullo status della Crimea e durante questo tempo Ucraina e Russia “non useranno le armi”. L’annuncio è arrivato sempre dal capo della delegazione ucraina David Arakhamia, che al termine dei colloqui ha detto: “Vogliamo un meccanismo internazionale di garanzie di sicurezza in cui i Paesi garanti agiscano in modo simile all’articolo 5 della Nato, e ancora più fermamente”.

Si tratta quindi di un nuovo accordo di sicurezza internazionale, che conterrà un articolo molto simile all’articolo 5 del Trattato Atlantico. Arahamiya, capo del partito del Servo del popolo, ha aggiunto: “Insistiamo che questo sia un accordo internazionale, firmato da tutti i garanti della sicurezza, ratificato, per non ripetere l’errore che si è già fatto nel Memorandum di Budapest che si è rivelato solo un pezzo di carta. Vogliamo che ci sia un efficace meccanismo internazionale di concrete garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.

Leggi anche: Turchia, prove di pace Russia Ucraina, Erdogan: “Poniamo fine a questa tragedia”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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