È morta Carla Fracci, étoile della scala e simbolo della danza italiana nel mondo

Carla Fracci ci lascia dopo una lunga malattia. Sulle sue condizioni di salute si è mantenuto un certo riserbo fino alla fine, con una morte per molti inaspettata.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img

Carla Fracci è morta oggi, a 84 anni. Ci lascia una delle più grandi ballerine italiane.

Nella mattinata si era sparsa la voce riguardo alle sue non buone condizioni di salute, destando preoccupazione e apprensione. Sembra che da tempo stesse lottando contro un tumore.

Carla nella sua lunga carriera ha calcato i teatri più importanti del mondo, come il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet, il Royal Swedish Ballet ed è diventata un simbolo nazionale di bellezza e classe.

Carla Fracci, una vita spesa per la danza

Carla Fracci_palco

Carla Fracci nasce nel 1936 a Milano, da una famiglia di umili origini. Suo padre era alpino e sua madre operaia.

Si forma nella scuola di ballo della Scala e nel 1955 debutta nel corpo di ballo della stessa. Nel 1958 diventa prima ballerina e poi dopo étoile.

Ha danzato con importanti ballerini come i russi Rudolf Nureyev e Vladimir Vassiliev, il danese Erik Bruhn, gli italiani Paolo Bortoluzzi e il giovane Roberto Bolle. Mentre hanno consacrato la sua popolarità i ruoli di Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e Medea.

Già nel 1981 il New York Times la definisce prima ballerina assoluta. Dal 1996 al 1997 dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona e per un decennio, dal 2000 quello del Teatro dell’Opera di Roma.

Premi e riconoscimenti

Dal 1994 è membro dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel 2004 è nominata ambasciatrice della FAO.

A settembre dello scorso anno riceve il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.

Carla Fracci e l’amore di una vita

Carla Fracci_Beppe Menegatti

Carla Fracci ha sposato il regista teatrale Beppe Menegatti, il quale le è stato accanto per 57 anni. Da lui ha avuto un figlio, Francesco. Ecco con quali parole la regina della danza ha raccontato, in un’intervista ad Edoardo Sylos Labinida per Cultura Identità, il primo incontro con il marito:

Era il 1954, avevo diciotto anni, facevo degli esercizi alla sbarra con le altre mie compagne alla Scala, Beppe era l’aiuto regista di Luchino Visconti e stava selezionando delle ballerine per la messinscena del Balletto Mario il mago, dal racconto di Thomas Mann.

Lo guardai, e l’intensità di quello sguardo non è mai svanita…eccoci qua dopo oltre sessant’anni. E da lì sono ancora a fare la calza!!

Carla Fracci: “Volevo fare la parrucchiera”

Il talento è innato ma a volte bisogna imparare a coltivarlo, come pure l’amore per una disciplina. Ed è quello che è successo a Carla Fracci con la danza:

Il mio approccio alla danza fu del tutto casuale. Alcuni amici dei miei genitori mi videro ballare il valzer, riconobbero che avevo un senso della musica particolare. Proposero ai miei genitori di mandarmi alla scuola di danza del Teatro alla Scala, che faceva le audizioni.

La scuola era gratuita, mio padre era un tranviere scampato dalla guerra di Russia, non se la sarebbe potuta permettere altrimenti. Così mi trovai per la prima volta in un teatro.

La direttrice, severissima, mi inserì, dopo le selezioni, nel gruppo delle ballerine da rivedere: ‘è molto fragile, ma ha un bel faccino’, disse. Così mi presero. S’immagini che volevo fare la parrucchiera…

Lo stesso talento all’inizio non è sempre evidente e necessita di studio, lavoro e sacrificio per venire alla luce, come sembra avvenuto anche nell’esperienza di Carla Fracci, che prosegue:

I primi anni alla scuola della Scala furono molto duri. Pensavo di ballare invece passavamo ore a fare esercizi alla sbarra. I

l ‘bel faccino’ ti porta fino a un certo punto, ma non basta: bisogna forgiare il corpo con il lavoro incessante. Spesso l’insegnante convocava mia mamma, ‘la ragazza ha delle possibilità, ma non si applica’. E arrivavano i rimproveri.

Ciò non può che incoraggiare tutti noi, a prescindere del percorso che stiamo facendo, studio o lavoro che sia. Sapere che un’artista del calibro di Carla Fracci ha dovuto fare questa trafila non può che incoraggiarci e spronarci. E questo è il più bel testamento che ci abbia potuto lasciare.

Leggi anche: É morto Franco Battiato: maestro, cantautore e genio della musica italiana

spot_img

Correlati

Sanremo 2025, Carlo Conti: “Magari torniamo io e Maria De Filippi, chissà…”

Chi sarà il conduttore il Festival di Sanremo? Ancora non è stata data nessuna...

Serena Bortone commenta con Ranucci il caso Scurati: “Voglio continuare a lavorare in Rai”

Sigfrido Ranucci, ospite del suo programma Che sarà, ha commentato assieme a Serena Bortone...

Sigfrido Ranucci rimane a Report: “Ci sono anche la prossima stagione, la Rai è casa mia”

Dopo alcune indiscrezioni sul suo possibile addio alla Rai, Sigfrido Ranucci lo ha annunciato:...
Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img