Indagine Mondadori su docenti italiani: “Promuovere la lettura è la priorità per una società migliore”

Per la crescita di una società sana e responsabili i docenti italiani individuano nella scuola il motore centrale per la formazione dei giovani, in preparazione di una società di adulti consapevoli.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Secondo un sondaggio svolto dal Gruppo Mondadori, che ha raggiunto 4.800 insegnanti di scuole primarie e secondarie di tutta Italia, nella società di oggi, e soprattutto in quella di domani, occorre riscoprire il valore della lettura.

Ecco perché è necessario promuoverla, e insieme a essa anche la crescita socioculturale, lo sviluppo sostenibile e l’istruzione. A riportare la notizia è tgcom.24 che fornisce anche il commento sull’iniziativa di Gian Luca Pulvirenti, Amministratore delegato di Mondadori Scuola:

Le nostre case editrici di scolastica dedicano grande attenzione all’ascolto delle aspettative e necessità dei docenti, interlocutori sempre più strategici per il nostro Gruppo. In quest’ottica la survey che abbiamo condotto, insieme ai focus group e alle attività che promuoviamo sul territorio, sono diventate ormai una pratica consolidata per monitorare le esigenze degli insegnanti e sviluppare strumenti didattici e servizi sempre più innovativi e accessibili.

Grazie a questo dialogo costante vogliamo consolidare il nostro impegno nell’offrire contenuti sempre più approfonditi e ampi sulle tematiche di sostenibilità e sull’Agenda 2030. Già da qualche anno questi temi trovano un importante spazio non solo nei nostri libri di testo, ma anche nelle iniziative concrete volte alla formazione dei docenti e alla crescita delle nuove generazioni.

La lettura: l’indagine di Mondadori

lettura

Sulla base degli impatti generati dal Gruppo Mondadori nell’ambito della propria governance ambientale, sociale e aziendale, i docenti sono stati chiamati a valutare, attribuendo un punteggio su una scala 1 a 5, le varie tematiche di sostenibilità più rilevanti sulla base delle proprie aspettative. Ne è emerso un quadro interessante che pone al primo posto la “Promozione della lettura e della crescita socio-culturale”, al secondo posto la “Promozione dello Sviluppo Sostenibile” e al terzo la tematica “Istruzione e mondo delle scuole”. A seguire, al quarto posto, il capitolo “Diversità, equità e inclusione. Infine è emersa anche una particolare attenzione per la tematica ambientale “Climate change e biodiversità”.

La seconda parte dell’indagine, incentrata sui principali ambiti di sostenibilità su cui, secondo i docenti, ci si dovrebbe concentrare nel breve-medio periodo, mette in evidenza un risultato simile al precedente. La maggior parte dei docenti ritiene, infatti, prioritario focalizzare l’attenzione sulle iniziative volte alla promozione della Lettura, della Cultura ambientale e sull’educazione allo Sviluppo Sostenibile.

Le lettura ci arricchisce ma deve essere senza obblighi o costrizioni

La lettura racchiude in sé innumerevoli benefici per chi ci si accosta: migliora le competenze linguistiche, logiche e di comprensione del testo, aumenta la conoscenza di sé e degli altri e mantiene attive le funzioni della memoria, dell’attenzione, concentrazione, ragionamento e capacità critica.

La lettura arricchisce la nostra mente, ci apre a nuovi mondi e prospettive, ed è importante anche per imparare un linguaggio nuovo, permettendo di scrivere più fluentemente. Sui suoi benefici scriveva così Umberto Eco:

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.

Ovviamente la lettura deve essere senza obblighi né costrizioni. Aggiungeva Eco:

Se si legge per obbligo (come talora accade a scuola) l’esperienza è noiosa, e quindi è di quelle che non lasciano tracce nella memoria. Ma se si legge per passione, è diverso.

Leggi anche: Il Salone del libro è donna: chi è Annalena Benini alla guida della kermesse letteraria

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