Melvin Schlein, padre della segretaria del Partito Democratico Ellly, interviene sulla situazione che sta coinvolgendo ora Israele e Hamas da ormai più di un mese. E al “Corriere del Ticino” non si mostra d’accordo con la posizione di sua figlia: “Lei crede nei due Stati, io invece no”.
Leggi anche: Nelle mani di chi è la pace in Palestina? Chi può donare dignità? Lo spiega Michela Mercuri
Chi è Melvin Schlein, padre di Elly e politologo ebreo statunitense
Melvin Schlein è un politologo statunitense 84enne ora in pensione. Figlio di ebrei ashkenaziti fuggiti nel 1913 dall’Impero Austro-Ungarico, è cresciuto nel New Jersey e durante la sua carriera accademica ha insegnato alla Johns Hopkins University a Bologna per poi trasferirsi definitivamente negli anni ’80 a Lugano.
Ma non solo. È anche un grandissimo esperto del conflitto israelo-palestinese, e durante i primi anni dello Stato di Israele Melvin Schlein ha lavorato come volontario nel kibbutz di Nahal Oz, distante pochi chilometri dalla Striscia di Gaza.
Schlein interviene sull’antisemitismo: “L’ho provato spesso anche io sulla mia pelle”
Il politologo Melvin Schlein si è mostrato preoccupato per quanto sta accadendo a Gaza dallo scorso 7 ottobre e lo è ancora di più per tutti gli amici e i parenti che risiedono tutt’oggi in Israele.
A tal proposito, si è espresso anche sul tema dell’antisemitismo, che ha provato sulla sua pelle già negli anni ’40 e ’50, purtroppo attivo ancora oggi: “L’ho imparato sulla mia pelle. Per gli altri un ebreo è sempre un ebreo e portano con sé i pregiudizi e i conflitti da cui i miei genitori erano fortunatamente scappati.
Ha aggiunto: “Questo è un male che ci portiamo dietro, sempre pronto a risvegliarsi e ora ha trovato nuova forza. Anche questa purtroppo non è una novità, ma la frequenza degli episodi e i numeri che arrivano ad esempio dalla Francia fanno impressione“.
Il politologo spiega nel dettaglio la sua idea sul conflitto
Melvin Schlein , dalla sua casa di Agno, nel Canton Ticino a Lugano, ha spiegato che “la situazione al confine con la Striscia non è mai stata semplice. Non è la prima volta che assistiamo a un esacerbarsi del conflitto, spesso a seguito di fasi di distensione come quella inaugurata dagli accordi di Abramo”.
Cosa ne pensa delle opinioni di sua figlia Elly a proposito della situazione israelo-palestinese?
In famiglia Schlein si è sempre parlato di politica e di dibattiti e proprio per questo, secondo Melvin, anche le sue figlie Elly e Susanna ― attuale consigliera dell’ambasciata italiana ad Atene ― hanno deciso di seguire il suo stesso percorso.
In merito a quanto detto dalla sua secondogenita e segretaria del Pd sulla situazione israelo-palestinese l’ha difesa a spada tratta: “Elly ha invocato con forza la tregua umanitaria. C’è stata e c’è una ferma condanna. Non ci vuole un esperto per capire che una decina di comandanti di Hamas uccisi non valgono migliaia di vittime civili, il prezzo dell’operazione militare è sproporzionato e per Israele è un errore strategico”.
Non ha mancato, allo stesso tempo, di sottolineare la differenza di pensiero: “Tutti parlano della soluzione dei due Stati. Anche Elly, ma io ci credo poco. Questo implicherebbe un riconoscimento istituzionale che una parte della società araba non può accettare”.
Ha, però, aggiunto: “Ci sono voci pacifiste in Israele e anche a Gaza. Oggi sono diventate una minoranza silenziosa: ma io voglio credere che quello spirito e quel dialogo che a lungo si è costruito, non siano morti tra le urla degli opposti estremismi. Almeno lo spero”.
Leggi anche: Gaza, miracolo sotto le macerie, bambina di 11 anni trovata viva dopo 30 ore: “Un barlume di luce”
