Gaza, miracolo sotto le macerie, bambina di 11 anni trovata viva dopo 30 ore: “Un barlume di luce”

Una bambina di 11 anni è stata trovata viva dopo 30 ore sotto le macerie di Gaza. Il filmato del salvataggio è stato pubblicato da Reuters.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Una bambina di 11 anni è stata trovata viva dopo 30 ore sotto le macerie di Gaza. Da quella terra, dilaniata dalla guerra, arriva dunque un – seppur flebile – barlume di luce, nel buio fatto di morte e sangue degli ultimi giorni. Il filmato del salvataggio della giovanissima è stato pubblicato dall’agenzia di stampa Reuters.

Nel video si vede la ragazzina – il cui nome sarebbe Efen – che viene trasportata in ospedale. Ed è sempre Reuters a spiegare come l’11enne sia stata tratta in salvo dopo più di un giorno sotto le macerie, a causa degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito la Striscia.

Gaza: Efen, 11 anni, trovata viva dopo 35 ore sotto le macerie. Ieri il ritrovamento della 13enne Afnan

Macerie su macerie. Questo è lo scenario desolante che si trovano di fronte oggi gli abitanti di Gaza. E quello di Efen, la bambina di 11 anni trovata viva sotto le macerie, non è l’unico caso di giovani vite che riescono ad avere la meglio sull’orrore distruttivo della guerra. Proprio ieri, un’altra giovanissima – di nome Afnan – è stata trasportata in un ospedale di Khan Yunis nella Striscia dopo essere sopravvissuta per quasi 35 ore sotto le macerie. La notizia è stata riportata in Italia da Il Sole 24 Ore.

Il padre della giovane Afnan, Ali, ha raccontato la storia della sua famiglia, che si mescola alle altre – tragiche – di chi sta perdendo tutto a causa degli scontri: “Appena mio figlio è arrivato a casa, è stato preso di mira da un razzo che ha colpito direttamente la sua camera da letto. In meno di dieci secondi un aereo da caccia ha preso di mira l’edificio, che ospita anche dei negozi”.

Quel giorno mio figlio Ahmed è stato ucciso e poi sepolto – ha proseguito Ali – ieri abbiamo cercato tutto il giorno gli altri. Sua sorella, che abbiamo tirato fuori dalle macerie dopo più di 32-35 ore, dormiva pacificamente. Stiamo ancora cercando la mia seconda figlia e mia moglie”.

Bambina di 11 anni trovata viva dopo ore sotto le macerie: a Gaza è emergenza per i più piccoli

Bambina di 11 anni viva dopo 30 ore sotto le macerie a Gaza

E mentre vengono diffuse notizie confortanti come quella del ritrovamento della bambina di 11 anni dopo ore sotto le macerie, da Gaza arrivano altrettanti filmati in grado di far rabbrividire chiunque. In molti di questi si vedono bambini senza vita o visibilmente sotto shock a causa della guerra. Gli occhi persi nel terrore, l‘espressione sgomenta di chi – già così giovane – sente la sua vita a rischio. I piccoli cercano sicurezze che, vista la devastazione che li circonda, capiscono di non poter avere.

A rendere la situazione ancora più allarmante è il fatto che la popolazione di Gaza sia molto giovane, con circa il 75% di persone con età inferiore ai 25 anni. Molte delle vittime sono quindi bambini. “La situazione nella Striscia di Gaza è una macchia crescente sulla nostra coscienza collettiva. Il tasso di morti e feriti tra i bambini è semplicemente sconcertante”, le parole di denuncia di Adele Khodr, direttrice regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. Che poi ha aggiunto come “ancora più spaventoso è il fatto che se non si allentano le tensioni e se non si autorizzano gli aiuti umanitari, compresi cibo, acqua, forniture mediche e carburante, il numero di morti giornaliero continuerà a salire”.

Basti pensare che – stando ai dati – negli ultimi 18 giorni nella Striscia di Gaza sono stati registrati 2.360 morti e 5.364 feriti a causa degli attacchi incessanti, con più di 400 bambini uccisi o feriti ogni giorno. Senza dimenticare il fronte israeliano, che conta più di 30 bambini che hanno perso la vita e decine che rimangono in ostaggio nella Striscia di Gaza.

L’uccisione e la mutilazione di bambini, il rapimento di bambini, gli attacchi a ospedali e scuole e la negazione dell’accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini”, ha detto Khodr. “L’Unicef lancia un appello urgente a tutte le parti affinché accettino un cessate il fuoco, consentano l’accesso umanitario e rilascino tutti gli ostaggi – ha concluso – Anche le guerre hanno delle regole. I civili devono essere protetti – soprattutto i bambini – e si deve fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza”.

Tutte valutazioni particolarmente significative anche a lungo termine: secondo i dati dell’agenzia delle Nazioni Unite responsabile della salute sessuale e riproduttiva, infatti, circa 50.000 donne a Gaza sono attualmente incinte e più di 5.500 dovrebbero partorire entro il mese prossimo. I bambini di oggi e di domani meritano la pace. E meritano, soprattutto, di poter immaginare un futuro, che oggi sembra più oscuro che mai.

Leggi anche: Chi sono le donne israeliane e palestinesi che lottano insieme per la pace: “Eroine del Sole”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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