La vignetta che fa infuriare la Premier Meloni: “Arianna attaccata perché è mia sorella”

Subito esponenti di Fratelli d'Italia si sono rivoltati contro la vignetta pubblicata da Il Fatto Quotidiano, considerata gratuitamente offensiva e di cattivo gusto.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sta facendo molto discutere la vignetta de Il Fatto Quotidiano (firmata dal fumettista satirico Natangelo) che raffigura la sorella di Giorgia Meloni, Arianna, a letto con un uomo nero. “E tuo marito?” gli chiede lui. “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”, risponde lei.

Il riferimento, neanche troppo velato, è alle dichiarazioni che il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, marito di Arianna Meloni e cognato della Premier, ha fatto intervenendo nei giorni scorsi al congresso della Cisal.

Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno, non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione. Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”, le parole di Lollobrigida.

FdI contro la vignetta de Il Fatto Quotidiano: “Squallida, volgare, sessista”

Le affermazioni di Lollobrigida sul pericolo di una presunta sostituzione etnica avevano infiammato e non poco l’opposizione, con la leader dem Elly Schlein che aveva parlato di “suprematismo”. E oggi è arrivata pure la risposta satirica de Il Fatto Quotidiano, che però ha scatenato un polverone almeno altrettanto potente.

Già, perché subito esponenti di Fratelli d’Italia si sono rivoltati contro quell’immagine, considerata gratuitamente offensiva e di cattivo gusto. Uno dei primi a commentarla è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha scritto: “C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida”.

Poi è stato il capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti, a sollevare la questione: “La vignetta pubblicata oggi, squallida, volgare e sessista, non fa ridere e oltrepassa qualsiasi limite di decenza. In attesa di una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, Pd, 5 stelle e altri, dei benpensanti e del mondo femminista, il direttore Travaglio assuma la responsabilità di quanto il suo giornale pubblica e chieda scusa”.

Vignetta sulla sorella di Meloni: anche l’opposizione esprime solidarietà

Ma, in merito alla vignetta pubblicata dal giornale di Marco Travaglio, è stata espressa piena solidarietà pure da diversi esponenti dell’opposizione. Il leader di Azione Carlo Calenda, ad esempio, ha scritto un laconico “la vignetta fa schifo”. Per Maria Elena Boschi, invece, “è disgustosa”.

Dal Partito democratico, il commento è della deputata Michela Di Biase, che la definisce “vergognosa, sessista e misogina”. Sulla stessa linea, la responsabile dem della Giustizia, Debora Serracchiani: “Sessista e offensiva. Ecco cos’è la Vignetta del Fatto. C’è poco da dire. Ad Arianna Meloni e alla sua famiglia la mia solidarietà”.

Meloni contro la vignetta de Il Fatto: “Arianna colpevole di essere mia sorella”

Sul vignetta-gate non è mancato il commento della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha scritto sul suo profilo Facebook:

Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico.

E il silenzio assordante su una cosa del genere da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati. Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni’.

Leggi anche: “Stop al film di Beppe Fiorello”: l’autore in Tribunale per rivendicarne la paternità

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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