“Stop al film di Beppe Fiorello”: l’autore in Tribunale per rivendicarne la paternità

Valerio la Martire, autore di “Stranizza” chiede di sequestrare il film di Beppe Fiorello, uscito nelle sale lo scorso 23 marzo.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Contro Beppe Fiorello si scaglia Valerio la Martire, scrittore romano, classe 1981. Ha scritto “Stranizza” nel 2013, edito da Bakemono Lab. Il libro ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International ―  organizzazione non governativa internazionale che scende in campo nella difesa dei diritti umani ― nella nuova edizione del 2016, di David and Matthaus.

Secondo Cristiana Massaro, l’avvocato dell’autore, la pellicola è una copia estremamente fedele del romanzo, ma, nei titoli, l’opera letteraria non viene mai menzionata. Ma l’accusa è ancora più grave. Beppe Fiorello, al suo esordio alla regia, in presentazioni ed eventi ufficiali in presenza del pubblico, se ne attribuisce la paternità.

Stranizza d’amuri, ci sarà il sequestro? Personaggi e circostanze copiati dal libro di la Martire

La storia si ispira al delitto di Giarre, vicenda realmente accaduta, in cui due ragazzi giovanissimi, Giorgio Agatino Giammona, di 25 anni, e Antonio Galatola, di 15, sono stati trovati morti, mano nella mano, il 31 ottobre 1980. Scomparsi da due settimane, in paese erano conosciuti come “i ziti”, cioè “i fidanzati”, e il motivo del delitto era chiaro: la loro relazione omosessuale non era accettata.

Nel libro i protagonisti si chiamano Nino e Marco, che si conoscono per caso, e trascorrono molto tempo insieme. Tra una fiera di paese e l’altra, tra i vicoli e i campi, accolti dal suono natura, scopriranno che il loro rapporto è più intenso e intimo.

Ben 10 anni dopo dall’uscita, Beppe Fiorello, decide di farne un film, uscito nelle sale lo scorso 23 marzo, e i diritti cinematografici appartengono alla Ibla Film. Estate anni ’80. Gianni e Nino, si scontrano con i motorini lungo una strada di campagna siciliana e da quel momento in poi nascerà una grande amicizia che si trasformerà in un sentimento molto più profondo, che non verrà, però, mai approvato. Il titolo del film è un omaggio a Battiato e alla sua canzone in siciliano, “Stranizza d’amuri”, uscita nel 1979 e contenuta nel nono album del Maestro, che compare anche nel libro.

Nella richiesta di sequestro, che la Martire ha deposto al Tribunale civile ieri — dal momento che il film è uscito un mese fa, il provvedimento, se approvato, sarebbe valido per le successive commercializzazioni — è presente un elenco di personaggi e circostanze che la pellicola ha ripreso dal libro senza citarli, come ad esempio nomi dei protagonisti, situazioni reali o ispirati alla realtà, come rivelato al “Corriere della Sera”:

Nel libro, ad esempio, faccio riferimento a un fiume, ispirandomi a quello dove andavo da bambino.

In un evento pubblico Fiorello ha detto invece che è un fiume della sua infanzia.

Vorrei sapere perché.

L’accusa a Beppe Fiorello: “Si definì entusiasta del mio libro”

beppe fiorello

Il primo incontro per discutere dell’opera letteraria e della futura sceneggiatura tra la Martire e Fiorello è avvenuto nel 2016, quando, quest’ultimo, tramite la Ibla Film, ― che appartiene a sua moglie, Eleonora Pratelli ― acquista i diritti insieme a quelli di “Intoccabili. Un medico italiano nella più grande epidemia di Ebola nella storia”, che l’autore ha pubblicato nel 2017 con Marsilio Editori.

Così ha raccontato la Martire, affermando di conservare i messaggi e le mail che attestino la veridicità delle sue affermazioni:

Si definì entusiasta del mio libro e chiese di conoscermi. Ci sentivamo per la sceneggiatura, per le ambientazioni e tutto il resto.

Poi, a inizio 2021, venni tagliato fuori dal set delle prime scene.

Afferma, inoltre, che non ha ricevuto nessun compenso e al momento del lancio del film, ha scoperto né il suo nome né la sua opera sono stati citati e gli è arrivata una diffida ad usarne la locandina per la terza ristampa del libro, che è stato acquistato da Rizzoli.

Valerio la Martire: “Copia senza permesso”

Nel ricorso presentato non c’è una quantificazione del presunto danno, ma la decisione di sottoporre la questione al giudice è arrivata dopo una diffida a cui i legali del noto attore, sceneggiatore e produttore, hanno risposto tardi, affermando che un chiarimento non sarebbe stato possibile e non hanno fornito una loro versione dei fatti.

Bakemono Lab, la casa editrice con cui lo scrittore ha pubblicato il suo libro, gli mostra affetto e vicinanza:

In molti, nei giorni scorsi, ci avete scritto per saperne di più… Una vicenda ingiusta e dolorosa che ci auguriamo possa concludersi presto e nel migliore dei modi: con il riconoscimento del lavoro di Valerio. Forza, Vale.

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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