“È salva grazie alla telemedicina”: la bimba di 8 anni colpita da un grave malore

A Lucca, una bambina di 8 anni, colta da un malore, è stata curata dai sanitari con la collaborazione dell'Ospedale Meyer di Firenze grazie alla telemedicina e alla rete pediatrica regionale.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Medici salvano bambina in teleconsulto. Quanto accaduto al Pronto Soccorso “San Luca” di Lucca ha dell’incredibile: qui una bambina di 8 anni, colta da un malore, è stata presa in carico e curata dai sanitari con la collaborazione dell’Ospedale Meyer di Firenze. Il tutto grazie alla telemedicina e alla rete pediatrica regionale.

I professionisti del Pronto Soccorso, diretto dalla dottoressa Fabiana Frosini, all’arrivo della bambina si sono subito messi in contatto con gli specialisti dell’azienda ospedaliero universitaria Meyer per gestire al meglio il caso.

Medici salvano bambina in teleconsulto: cosa è successo

Medici salvano bambina in teleconsulto: cosa è successo

Medici salvano bambina in teleconsulto: al “San Luca” la piccola di otto anni è stata inquadrata dal punto di vista clinico ed è stata sottoposta a procedure di diagnostica per immagini. Poi, con rianimatore al seguito, è stata trasferita a Firenze. Nel frattempo, tutti gli esami fatti a Lucca sono stati inviati al Mayer grazie agli strumenti della telemedicina.

In questo modo non solo è stato possibile arrivare prima ad una diagnosi, ma anche decidere con anticipo le terapie da mettere in atto sulla piccola, agendo quindi con maggiore tempestività.

Tutto grazie al teleconsulto, frutto di una convenzione tra l’ospedale pediatrico Meyer e l’Azienda Usl Toscana nord ovest: grazie ad esso è stata creata una vera e propria rete, nell’ambito di quella regionale, che permette il confronto tra professionisti sulla strategia migliore da adottare di caso in caso.

Come funziona il sistema

Grazie alla telemedicina le immagini viaggiano separatamente dal paziente: in questo modo il centro di riferimento (hub) può valutarle prima e con più attenzione, in attesa dell’arrivo della persona da curare. Il sistema, attivato grazie a un progetto regionale, prevede lo scambio per via informatica di dati sanitari e soprattutto di immagini tra gli specialisti degli ospedali coinvolti nell’accordo.

Il sistema si basa sulla cosiddetta second opinion: i professionisti degli ospedali possono interfacciarsi per scambiare dati, per condurre indagini diagnostiche e per definire diagnosi e cura. Ogni quesito posto contempla una risposta con firma digitale ai referti,. L’aspetto fondamentale del sistema è infatti rappresentato dalla possibilità di condividere in massima sicurezza e tutela della privacy dati sanitari per migliorare i percorsi diagnostici e di cura dei bambini.

Leggi anche: Bimba si ammala di Covid con i genitori, ad accudirla ci pensano le maestre del nido

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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