Mauritius, sull’orlo di un disastro ambientale

Una petroliera incagliata da dieci giorni al largo delle isole paradisiache dell’Oceano Indiano rischia di scatenare una catastrofe ambientale senza precedenti.

Luca Tartaglia
Luca Tartaglia
Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
spot_img

Da dieci giorni la Mv Wakashio, petroliera di 300 metri che trasporta 220 tonnellate di diesel e 3.800 di oli pesanti dal Brasile alla Cina, è incagliata al largo delle isole Mauritius, dopo aver urtato la barriera corallina del paese famoso per il turismo. Nonostante gli sversamenti non siano iniziati subito, da poche ore si registrano, a causa del mare mosso, diverse fuoriuscite di carburante in mare, e il rischio ambientale è potenzialmente rovinoso per le isole interessate. Il paese, ad est del Madagascar, è una celebre meta turistica per gli amanti delle spiagge da sogno, e il rischio che sta correndo è davvero drammatico. Una situazione senza precedenti che ha visto il Ministro della Pesca Sudheer Maudhoo affermare che l’sola si trova in piena:

Crisi ambientale e che è la prima volta che il paese deve affrontare una situazione di questo tipo senza mezzi sufficienti per gestirla.

Risposta del governo delle Mauritius

Nonostante l’avvertimento delle autorità locali a non avvicinarsi alle spiagge vicine al luogo dell’incidente per possibili contaminazioni tossiche, sono le lagune e gli ecosistemi più sensibili a preoccupare il governo delle Mauritius. Infatti le isole dell’Oceano Indiano hanno alcune delle barriere coralline considerate fra le più belle del mondo. Una rassicurazione proviene dal Ministro dell’Ambiente Kavydass Ramano, che ha affermato di essersi già mosso nel mettere in sicurezza i siti più esposti, come le note mete turistiche di “Ramsar di Pointe d’Esny” e il “Blue Bay Marine Park”. Anche la Nagashiki Shipping, proprietaria della petroliera, ha confermato di stare facendo tutto il possibile per contenere e risolvere il problema nel più breve tempo possibile, con un team specializzato sul posto. Tutto per scongiurare una catastrofe prima ambientale, e poi economica calcolando che la struttura sociale di Port Louis gira tutta intorno al turismo e alla pesca.

Leggi anche: L’Italia che brucia per mano dell’uomo

spot_img

Correlati

Schiarire le nubi, la soluzione da fantascienza per abbassare le temperature

Schiarire le nubi per abbassare la temperatura terrestre: sembra un'ipotesi da romanzo di fantascienza,...

Agricoltura cellulare, cos’è e perché sarà presto l’alternativa alla carne animale

Agricoltura cellulare, una rivoluzione nel mondo alimentare che segnerà una svolta epocale: questa tecnologia...

Super Intelligenza Artificiale: è countdown! Mancano solo 3 anni al supercervellone robotico

Super Intelligenza Artificiale (SIA), tra tre anni, o al massimo 8, la tecnologia sarà...
Luca Tartaglia
Luca Tartaglia
Classe 88. Yamatologo laureato in Lingue Orientali, specializzato in Editoria e Scrittura, con un Master conseguito in Diritto e Cooperazione Internazionale. Ama dedicarsi a Musica e Cultura, viaggiare, “nerdeggiare” e tutto ciò che riguarda J. J. R. Tolkien
spot_img