Vorrebbe tornare indietro, cancellare tutto. Forse, a qualche giorno dal terribile incidente di Casal Palocco, che ha ucciso il piccolo Manuel, 5 anni, lo youtuber Matteo Di Pietro si sta piano piano rendendo conto dell’enormità di ciò che è accaduto e di quanto la sua vita – a soli 20 anni – sia ormai segnata per sempre.
Quei sogni di gloria fatti di soldi, fama e successo condivisi col resto dei The Borderline – che se la stanno dando a gambe – sono evaporati senza speranza di ritorno e Youtube, che prima era trampolino di lancio, vetrina sul mondo, adesso è solo condanna, incubo, fine di ogni cosa.
Matteo Di Pietro andava a 124 all’ora immediatamente prima dell’impatto
Adesso è rimasto solo Matteo Di Pietro a fare i conti con la tragedia umana che lo ha coinvolto. Il 20enne è agli arresti domiciliari ed è l’unico dei The Borderline ad essere indagato. L’accusa è di omicidio stradale aggravato e lesioni. E ciò che emerge dalle indagini non fa che aggravare ogni giorno di più la sua posizione.
Già perché, stando a quanto scritto nell’ordinanza dal gip di Roma Angela Gerardi in base ai dati dal gps del suv, “emerge in buona sostanza che la Lamborghini percorreva Via dei Pescatori, da cui proveniva, diretta in Via Macchia Saponara, alla velocità di circa 145 all’ora, che al momento di imboccare Via di Macchia Saponara alle 15:38, si fermava, che imboccata tale via, riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 all’ora immediatamente prima dell’impatto”.
L’ordinanza prosegue: “D’altra parte i dati tratti dal gps hanno segnalato l’accelerazione repentina del mezzo che, una volta immessosi su Via di Macchia Saponara, passava in poco più di dieci secondi, da 0 a 124 all’ora, poco prima dell’impatto. L’assenza di tracce di frenata dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente”.
Matteo Di Pietro al gip: “Vorrei tornare indietro”
Proprio qualche giorno fa, a Roma è stata organizzata in onore del piccolo Manuel una partecipatissima fiaccolata. La madre del bambino, da parte sua, in quell’occasione ha rivelato di non provare odio nei confronti dei The Borderline.
Oggi si è tenuto l’interrogatorio di garanzia di Matteo Di Pietro che, su consiglio del suo avvocato (e zio), ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere e ha illustrato al giudice la sua versione dei fatti per più di un’ora. Il 20enne si sarebbe presentato di fronte al gip dicendo: “La mia vita è rovinata. Vorrei tornare indietro, ma non è possibile”.
A commentare l’accaduto, anche l’avvocatessa di Di Pietro Antonella Benveduti, che ha sottolineato: “Questa è una tragedia per tutti. Il mio assistito è distrutto così come la famiglia di Manuel: sono due famiglie distrutte. Attendiamo l’esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv”.
Codice della strada: le nuove regole
Forse è proprio sulla scia di quanto accaduto a Matteo Di Pietro e agli altri quattro youtuber di 20 anni che all’interno del nuovo disegno di legge sulla sicurezza stradale approdato in Cdm sono state inserite nuove regole per i neopatentati e, in generale, sanzioni più severe per chi si distrae alla guida.
Da un lato, si vuole alzare da 1 a 3 anni il limite entro cui i neopatentati non potranno guidare le auto più potenti. Dall’altro, si pensa alla sospensione della patente per chi utilizza il cellulare alla guida.
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