Minacce a Marilena Natale. La Federazione nazionale della Stampa (FNSI) ed il Sugc (Sindacato giornalisti della Campania) sono subito intervenuti con un comunicato ufficiale in cui hanno espresso estrema preoccupazione per quanto accaduto ieri mattina ad Aversa alla giornalista anticamorra Marilena Natale.
Il coraggio di Marilena Natale, già sotto scorta per le sue inchieste sul clan dei casalesi
Secondo quanto riportato dal sindacato, Marilena Natale è stata aggredita verbalmente da Giuseppe Di Girolamo, detto ‘o russo, un pregiudicato ed ex cutoliano del territorio.
“Tra le invettive lanciate – afferma il sindacato in una nota – anche un ti faccio vedere io”. Fortunatamente era presente la scorta, ma questo non ha spaventato Di Girolamo che ha comunque deciso di scagliarsi su Marilena Natale nonostante la presenza degli agenti di custodia.
La scorta ha subito portato Marilena in un luogo sicuro e ha identificato il personaggio su cui verranno presi provvedimenti quasi sicuramente. “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Marilena e segnaleremo il caso all’osservatorio sui giornalisti minacciati del Ministero dell’Interno” – conclude il sindacato dei giornalisti.
Questo il comunicato completo:
La Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono preoccupazione per quanto accaduto ad Aversa a Marilena Natale. La cronista sotto scorta è stata aggredita verbalmente da Giuseppe Di Girolamo, detto ‘o russo, pregiudicato legato alla famiglia di ex cutoliani del territorio.
Tra le invettive lanciate anche un “ti faccio vedere io”. Per fortuna era presente la scorta che ha portato Marilena in un luogo sicuro e ha identificato il personaggio che, ci auguriamo, sia punito e messo nelle condizioni di non nuocere.
Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Marilena e segnaleremo il caso all’osservatorio sui giornalisti minacciati del Ministero dell’Interno. L’ufficio legale del Sindacato è a disposizione della collega per qualsiasi azione di tutela.
Le minacce del clan dei casalesi a Marilena Natale
Lo scorso giugno, nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato all’arresto del 40enne Walter Schiavone, figlio dello storico capo dei dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Sandokan”, oggi al 41bis. , erano emersi particolari molto inquietanti, in particolare su alcune minacce che erano state indirizzate proprio a Marilena Natale, la quale è stata subito dopo messa sotto scorta. Marilena Natale aveva già ricevuto numerose minacce proprio a causa delle sue denunce sul clan dei Casalesi.
In una informativa dei Carabinieri – rilevano in una nota congiunta Federazione nazionale della Stampa italiana e Sindacato unitario giornalisti della Campania – emerge che, in un colloquio in carcere, il boss ha chiesto al figlio Ivanhoe di intervenire per mettere a tacere la giornalista. È stato a seguito di questa intercettazione che è stato deciso di mettere sotto tutela la Natale.
La Fnsi e il Sugc avevano chiesto con forza che sul caso non venisse abbassata la guardia e che fosse garantita la sicurezza della collega che continuava a operare in un territorio dove l’influenza del clan dei casalesi è ancora molto forte. Ora quelle parole suonano decisamente da monito.
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