Nuova manovra del Governo. Provvedimenti sulle pensioni, interventi a favore delle famiglie numerose, taglio del cuneo contributivo per i dipendenti, ipotesi di proroga di quota 103 ed estensione delle norme sulla detassazione per tredicesime, straordinari e fringe benefit. Questi alcuni dei principali nodi della manovra economica su cui sta lavorando il Governo in questi giorni, e su cui, da oggi partirà il confronto, durante il primo Consiglio dei Ministri.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti presenterà le prime simulazioni e le risorse disponibili. Lunedì 4 settembre le discussioni saranno estese ai leader della maggioranza e ai capigruppo di Camera e Senato. Lo scenario sarà più chiaro a fine settembre, quando sarà varata la Nota di aggiornamento al Def.
Manovra: quante sono le risorse a disposizione?
A voler fare una stima, secondo quanto riportato da Il Tempo, si arriverebbe a 13 miliardi, senza ricorrere al deficit, di copertura, che da sola non riesce a sopperire al le esigenze che sono emerse.
Quindi occorrerà fare delle scelte ed inevitabilmente qualcuno verrà penalizzato. Oltre 1,5 miliardi arriverebbero dai tagli della spesa pubblica, 2,5 miliardi dalla tassa sugli extra profitti delle banche, 2 miliardi dalle accise e 1 miliardo dai risparmi dell’assegno unico.
Cosa prevede la nuova manovra: aiuti alle famiglie numerose
Intenzione del Governo, nella nuova manovra, è quella di aiutare le famiglie numerose, in particolare i nuclei composti da 3 figli in su. Oltre ai bonus si sta pensando a facilitare le procedure di assunzione delle mamme. Al riguardo ha spiegato così il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, intervenendo al Meeting di Rimini:
Pensiamo a misure che possono essere fatte per le imprese attraverso forme di detassazione. Lo slogan che abbiamo usato è: chi più assume meno paga.
Tra le ipotesi c’è la riduzione del carico fiscale Ires, per dare dei benefici aggiuntivi soprattutto alle mamme, quindi dare ulteriori benefici alle imprese che assumono delle donne con nuclei familiari abbastanza consistenti.
Tra gli orientamenti del Governo c’è l’aumento degli stipendi
Inoltre, per contrastare l’inflazione, il Governo è orientato a incrementare gli stipendi. In particolare il taglio del cuneo fiscale dovrebbe consentire un aumento in busta paga di circa 100 euro. Al riguardo si è espresso anche Matteo Salvini. Durante un incontro a San Marino il vice Premier ha sottolineato:
Al centro c’è il lavoro che vuol dire stipendi, confermare il taglio delle tasse, ad esempio chiedere che le banche diano una piccola parte dei loro guadagni multimiliardari per aumentare stipendi e pensioni, è un dovere sociale.
Salvini ha ribadito recentemente l’importanza della tassa sugli extraprofitti: “l’obiettivo della Lega è continuare a mettere soldi per aumentare stipendi e pensioni prendendo anche un po’ di soldi dalle banche. A fine anno avranno incassato oltre 40 miliardi di euro e se una piccola parte viene messa per aumentare stipendi e pensioni, sarò felice”. La Lega vorrebbe contenere anche il prezzo dei carburanti, che continua a crescere, ma il ministero dell’Economia si è mostrato molto cauto, e il ministro Giancarlo Giorgetti ha già fatto sapere che non si potrà fare tutto.
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