Secondo quanto si apprende da fonti di Governo, e come riportato da Ansa, è stato raggiunto un accordo politico in maggioranza sull’aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75.
La modifica alla Manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, a cui il Governo sta lavorando, insieme a un pacchetto di emendamenti.
L’idea di portare le pensioni minime a 1000 euro al mese, da subito o entro la fine della legislatura, sembra per il momento un’ipotesi irrealizzabile, come pure la proposta di 600 euro è rivolta per ora solo agli over 75. Inoltre le pensioni minime dovranno subire degli aumenti per recuperare il 100 per cento dell’inflazione fissata, per il 2023, al 7,3 per cento.
La pensione minima passerà nel 2023 dagli attuali 525,38 a 563,73 euro, mentre per gli assegni pensionistici e assistenziali che non superano il minimo dal 1° gennaio 2023, riceveranno un ulteriore aumento di 1,5% nel 2023 e 2,7% nel 2024.
Pensioni minime e altri emendamenti al vaglio
Vari ministeri hanno proposto 68 modifiche alla manovra, ma non tutte vi entreranno a far parte. Le proposte saranno esaminate dei tecnici di Chigi e del Mef 68, in attesa di essere presentate in commissione Bilancio.
Si va dal contratto dalla proroga della garanzia sui mutui per le imprese del turismo in crisi al marebonus e ferrobonus, ossia misure volte a incentivare il trasporto marittimo e ferroviario, fino a un emendamento presentato dal senatore di FI Claudio Lotito per contrastare la pirateria digitale.
Tra le proposte ci sono ad esempio quelle della Farnesina con lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di 100 dipendenti di II area e lo svolgimento delle procedure concorsuali per il reclutamento di 420 dipendenti di III area.
Pensioni minime over 75 e ipotesi sul fronte pensioni
A dare il via libera sugli aumenti delle pensioni minime degli over 75 sono stati i tecnici del Tesoro. Dal prossimo anno non si passerà ai 574 euro mensili definiti in Manovra, ma a 600 euro. La misura è stata richiesta da Forza Italia e poi rivendicata dalla capogruppo al Senato Licia Ronzulli.
Sul fronte pensioni nonostante i dubbi a lungo termine della Commissione non pare in discussione quota 103, così come la proroga di Opzione donna nella forma attuale, e la reindicizzazione delle pensioni, mentre pare essere stata rigettata la proposta della Cisl che prevede a partire dal prossimo anno la rivalutazione al 100 per cento delle pensioni fino a cinque volte il minimo.
Cos’è la pensione minima e come si ottiene
La pensione minima, secondo i dati INPS, interessa circa 2,5 milioni di pensionati, e non va confusa con l’assegno sociale.
Si tratta di una somma limite, introdotta con la legge 638/1983, che deve essere garantita a tutti per condurre una vita dignitosa. L’importo si valuta ogni anno, in base al tasso di inflazione rilevato dall’ISTAT, e non tiene conto degli anni di contributi versati.
Indipendentemente dall’anzianità contributiva che va dai 10, 15 o 20 anni, se non si raggiunge il valore minimo fissato per legge, l’integrazione spetta a tutti i titolari di pensione.
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