Manovra 2023, obbligo del Pos e pensioni: tutte le novità

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato il maxiemendamento con cui si ritocca la legge di bilancio. Ecco tutti i dettagli.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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L’iter per la manovra 2023 non è stato semplice. La giornata di lavori in commissione bilancio è stata lunga. Non è mancato l’abbandono dell’aula per protesta da parte di Pd, Terzo Polo, Avs.

Ma, nella tarda serata di ieri, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è arrivato in commissione e ha spiegato i punti fondamentali della manovra con le modifiche del governo. Tra le novità: nuovo tetto all’obbligo del Pos, pensioni minime innalzate a 600 euro per gli over 75, l’ampliamento della platea di lavoratori dipendenti fino a 25 mila euro di reddito lordo che usufruirà del cuneo fiscale del 3%. Vediamo tutto nel dettaglio.

Pos: stop al tetto dei 60 euro

Per i pagamenti digitali non ci sarà alcun tetto. Salta così l’articolo 69 del disegno di legge Bilancio che autorizzava gli esercenti a non accettare pagamenti con Pos o carte di credito fino a 60 euro di spesa senza incorrere in sanzioni. Nei giorni scorsi, il Governo aveva ipotizzato di far scendere il tetto dell’obbligo a 30 euro, ma successivamente è emersa la decisione finale di stralciare del tutto l’articolo.

La norma aveva creato molte polemiche in Italia e le critiche della Commissione europea perché non coerente con gli obiettivi del Pnrr sulla lotta all’evasione fiscale. Il premier Giorgia Meloni ha spiegato così il passo indietro, avvenuto dopo giorni di trattative con la Commissione:

Se non ci sono i margini, ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti.

Resta a 5.000 euro l’innalzamento del tetto al contante a partire dal primo gennaio 2023.

Manovra 2023: taglio del cuneo fiscale

  1. Sale la platea di lavoratori dipendenti che avrà diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%. Il reddito lordo annuo passa infatti da 20 mila a 25 mila euro.
  2. Per quanto riguarda i redditi fino a 35 mila euro viene invece confermato il taglio del cuneo al 2%.

Assunzioni under 35 e congedo parentale

Salgono a 8 mila euro le decontribuzioni per le assunzioni di under 35.

Inoltre, cambia anche il congedo parentale retribuito con un mese in più pagato all’80%. La modifica del Governo prevede invece l’estensione della possibilità anche ai padri. Infine, cresce del 50% l’assegno unico per le famiglie dai 4 figli in su.

Manovra 2023: mutui

Ripristinata la norma che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso.
Scende per tutto il 2023 al 10% (dal 22%) l’Iva sul pellet, mentre quella sul teleriscaldamento scenderà al 5% per il primo trimestre 2023.

Previsti anche i bonus con l’Iva al 50% per l’acquisto di case «green», di classe energetica A o B.

Manovra 2023: pensioni

Sarà più difficile andare in pensione in anticipo con “opzione donna”. Per avvalersi del beneficio saranno necessari uno di tre requisiti: soffrire una riduzione della capacità lavorativa (invalidità civile) in misura superiore o uguale al 74%, svolgere attività di caregiver per un genitore non autosufficiente, essere disoccupate.

Le pensioni minime, inoltre, passano a 600 euro. Tuttavia, i destinatari dell’assegno più pesante saranno soltanto gli ultra 75enni.

Manovra 2023: reddito di cittadinanza

Nella manovra 2023, inoltre, viene ridotta ulteriormente la proroga del reddito di cittadinanza: sette mesi nel 2023.

La decontribuzione per chi assume percettori del sussidio sale da 6 mila a 8 mila euro.

Leggi anche: Manovra, accordo su pensioni: “600 euro per gli over 75”

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