Stiamo scrivendo una brutta pagina per le nostre Istituzioni e forze dell’ordine. Queste ultime, che dovrebbero essere un esempio e avere come ruolo quello di tutelarci, hanno utilizzato la violenza e i manganelli a Pisa, su dei ragazzi che stavano manifestando per protestare contro il genocidio in corso a Gaza.
Oggi, sulla questione è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “L’uso dei manganelli contro i ragazzi esprime un fallimento”. Mentre il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non si è ancora espresso su quanto accaduto.
Mattarella: “I manganelli a Pisa, contro i ragazzi, esprimono un fallimento”
All’indomani delle violenze della polizia sui ragazzi che stavano manifestando pro-Palestina, di cui 11 sono rimasti feriti, Mattarella ha deciso di prendere una posizione in merito, contattando il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. A riferire la telefonata è una nota dell’ufficio stampa del Quirinale:
Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni.
C’è chi, come Selvaggia Lucarelli, si chiede perché il Presidente della Repubblica abbia atteso prima di pronunciarsi. Sicuramente le proteste da parte di opposizioni e mondo universitario, che già ieri sono scesi in piazza per esprimere solidarietà ai ragazzi e protestare contro l’atteggiamento della polizia, hanno contribuito nel sollecitare una sua reazione.
Manganelli a Pisa: il silenzio della Meloni e la risposta di Conte e Schlein
In seguito all’episodio dei manganelli a Pisa le opposizioni chiedono l’intervento del ministro Piantedosi. Scrive il leader del M5s Giuseppe Conte in un post su Facebook:
Abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di riferire urgentemente in Parlamento, sulla preannunciata ‘riflessione e verifica sugli aspetti organizzativi e operativi.
Medesima richiesta è giunta anche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein: “Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento, davanti al Paese, e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile”. Sul grande silenzio del premier, Giorgia Meloni, ha così espresso tutto il suo disappunto Giuseppe Conte:
Ancora una volta sei rimasta silente senza proferire parola, ignorando le violente manganellate che ieri hanno provato a silenziare i giovani scesi pacificamente per le strade di Pisa e Firenze.
Non si tratta di un caso isolato: sono episodi che si stanno ripetendo da Torino a Milano, da Vicenza a Catania. E tu, Giorgia Meloni, continui a tacere, a nascondere la testa sotto la sabbia.
Anche se il leader del M5s attribuisce la responsabilità dei manganelli a Pisa non a una sola persona ma “all’intero Governo”. Intanto gli studenti non intendono arrendersi, come già aveva annunciato l’Unione degli universitari: “Continueremo a manifestare”. Una mobilitazione è prevista per domani alle 18.30 a Roma, davanti al Teatro dell’Opera.
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