Madame dopo il caso delle finte vaccinazioni Covid che l’hanno vista coinvolta, ora ha deciso di sottoporsi a tutte quelle necessarie.
La cantante dopo essere stata indagata si è rivolta a un infettivologo di fiducia, ha ascoltato il suo punto di vista per poi cambiare parere al riguardo. Ha inoltre sottolineato di essere stata “cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale”.
Il web però non ha reagito bene al pentimento di Madame sui vaccini, accusandola di non aver affrontato nel suo lungo post l’unica questione rilevante: il Green pass falso. Non sono mancati però anche i sostenitori che le hanno riconosciuto il merito di aver fatto un passo indietro.
Madame: le motivazioni dietro la decisione passata di non vaccinarsi
Madame su un post social ha spiegato di non aver fatto subito il vaccino Covid ma dopo l’indagine, che ha portato all’arresto di tre persone, tra cui la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, le cose sono cambiate. La cantante è andata a ritroso nella sua vicenda personale fornendo le opportune spiegazioni. Ecco cosa ha scritto:
Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subito un aborto qualche anno prima.
Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo.
Madame: tra l’indecisione si ritrova a non opporsi alle teorie no-Vax
Durante l’ondata Covid i genitori hanno ascoltato le posizioni no-Vax avviandosi in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che esponeva la scienza. Sua intenzione però era quella di vaccinarsi, anche se poi le cose sono andate diversamente:
A un certo punto stavo dunque prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisò che l’avrei fatto con lei a Vicenza.
Una volta arrivata a Vicenza capii però che la sua posizione non era cambiata pur non rimproverandola.
Da parte di Madame però proseguiva l’interesse di raccogliere informazioni:
Ho chiesto a ogni medico specializzato in ambiti inerenti al Covid un’opinione sui vaccini e la risposta è sempre e comunque stata positiva.
Ho notato da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura.
La chiamata della questura e la scelta di vaccinarsi
Poi, proprio quando stava capendo quale fosse la strada giusta da prendere, giunge la chiamata della questura: “Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa”.
Poi infine arriva alla decisione di vaccinarsi aprendosi con un infettivologo di fiducia, a cui racconta la sua storia e sciogliendo definitivamente ogni dubbio:
Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo.
Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri. Grazie Dottore.
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