L’ultima puntata di Che Tempo Che Fa sulla Rai si chiude con i saluti al pubblico prima di approdare a Nove. A cominciare è Luciana Littizzetto, che è entrata in studio con un carrellino per portare via con sé una poltrona. E ha letto una lettera d’addio indirizzata proprio alla Rai, definendo il loro rapporto come una relazione giunta al capolinea:
Cara Rai, sei partita con un canale e ora nei hai più di Venezia, non hai più le annunciatrici e nemmeno la Annunziata.
Eccoci arrivati alla fine della nostra relazione.
È finita, non abbiamo superato la crisi del settimo governo. Quando mi hai assunta al governo c’era la destra, si parlava di condoni e il mondo era in guerra, quante cose sono cambiate!
Che peccato andare via proprio adesso che in guardiola hanno imparato a scrivere il mio cognome.
Quando sono arrivata Don Matteo non era nemmeno in seminario, Montalbano aveva i capelli come Demo Morselli, Carlo Conti era diafano e Vespa aveva soltanto due nei.
Luciana Littizzetto: “Sono stati anni belli”
Torna indietro nel tempo, ricordando gli anni in cui Fazio faceva l’imitatore all’inizio della sua carriera, e ribadendo sempre la sua grande stima e il grande affetto per lui. Menzione speciale al pubblico che li ha sempre seguiti e ai tanti professionisti che, seppur non vedendosi, lavorano dietro le quinte per far sì che tutto funzioni alla perfezione:
Mi lasci dei ricordi straordinari cara Rai, e purtroppo, mi lasci anche Fabio, che mi dovrò portare dietro in questa nuova Prova del Nove.
Mi spiace solo lasciare qui tanta gente, tanti professionisti che sgobbano ogni giorno. Anche lui ti deve tanto, lo hai assunto come imitatore e pur di non sentirlo più imitare gli hai affidato tanti programmi.
Sono stati anni belli […] e ci spostavi da rete a rete, ma abbiamo resistito soprattutto grazie a tanti spettatori che ci vogliono bene.
L’omaggio a Fazio: “Grazie per tutti gli anni passati insieme”
Nonostante il loro rapporto sia concluso, Luciana Littizzetto chiede alla Rai di rimanere comunque amici, ricordando alcuni grandi nomi della Rete, tra cui l’immensa Raffaella Carrà. Ringrazia il caro Fabio, lanciando anche qualche stoccata, e facendo notare che “il servizio pubblico è di tutti”:
Il mio ricordo di te sarà sempre felice, perché per me non sei la parte politica di turno che ti rappresenta, ma tutti i volti che ti hanno caratterizzata, da Baudo a Piero Angela, Renzo Arbore, la mia amata Raffaella…
Grazie a Fabio, di tutti questi anni insieme. L’unico conduttore che se fa pessimi risultati gli danno addosso e se li fa ottimi gli danno addosso il doppio.
Cara Rai, restiamo Amici. Chissà magari un giorno ci ritroveremo, spero in un’Italia un po’ diversa… un’Italia dove la libertà sia preservata, dove il dissenso sia sempre leale.
Un’Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il saltimbanco.
Non dimenticare che il servizio pubblico è di tutti, di chi la pensa come chi governa, di chi la pensa all’opposto. Di chi va, di chi resta. Di tutti, di più.
Conclude con grande emozione e graditudine la lettera, riferendosi poi direttamente a Salvini che all’annuncio del loro addio alla Rai aveva scritto “Belli ciao” su Twitter:
Tua affezionatissima Luciana. Post scriptum. Bello… ciao.
Fabio Fazio: “La Rai è di tutti”
Anche Fazio ha voluto dire grazie tutti prima di andare via dalla Rai, in cui ha iniziato la sua carriera:
Ringrazio tutti i colleghi della Rai, de L’Officina, il trucco il parrucco, tutti. Vorrei anche dire grazie a quelli che in questi giorni si sono fatti sentire.
Un ringraziamento particolare a Rosanna Pastore e Silvia Calandrelli che hanno cercato in questi mesi fino all’ultimo una soluzione, cercando segnali da Marte che non sono arrivati.
La Rai è la tv di tutti e anche la mia e non posso che volerle enormemente bene. In questi giorni, esattamente 40 anni facevo il mio provino.
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