Ieri è andata in onda la prima puntata della seconda stagione di Lolita Lobosco, interpretata da Luisa Ranieri nei panni del vicequestore di Polizia. Il soggetto è tratto dai romanzi di Gabriella Genisi, editi da Sonzogno e Marsilio.
Si è trattato di un ritorno tanto atteso, che non ha deluso le aspettative del pubblico, tenendo incollati a Raiuno ben 6 milioni e 70 mila spettatori, per uno share del 33,5 per cento.
Luisa Ranieri: la protagonista della serie al femminile Lolita Lobosco
La serie è ambientata a Bari, che attraverso le accurate inquadrature emerge in tutta la sua naturale bellezza, dal lungomare alla Città Vecchia. Oltre al capoluogo pugliese la serie è stata girata a Monopoli, Mola e altre città dell’area metropolitana.
Lolita incarna l’ideale di bellezza femminile del Sud ma allo stesso tempo con caratteristiche quali forza e tenacia, tali da riuscire a essere a capo di una squadra di polizia di soli uomini. In un mondo perlopiù maschile riesce ad affermarsi e a combattere alcuni stereotipi, come la difficoltà di alcuni uomini nel relazionarsi con un capo donna.
Nella seconda stagione il vicequestore è alle prese con nuovi casi, ma permane l’interesse nel trovare l’assassinio di suo padre, e mantenere fede così alla promessa fatta alla fine della prima stagione. Se nel lavoro si susseguono difficoltà, anche la vita privata non è da meno in quanto a complicazioni. Dalla gestione della relazione con un uomo più giovane di lei, Danilo, alla ricomparsa della sua prima cotta, Angelo Spatafora.
Non sono mancate le polemiche e le critiche. In particolare è stata sollevata la questione dell’accento. Pare che Luisa Ranieri non riesca a riprodurre fedelmente l’inflessione barese, come pure gli altri personaggi, ma solo delle sfumature generiche del dialetto pugliese e meridionale.
Altre critiche ci sono state in riferimento alla rappresentazione femminile troppo caricata, e su alcuni stereotipi un po’ superati relativi all’immaginario collettivo del Sud.
Luisa Ranieri e Lolita Lobosco a confronto
Come sappiamo ogni attore interpreta un personaggio in modo diverso. Il lavoro che andrebbe fatto a priori è quello di attingere da ricordi ed emozioni proprie facendo rivivere nel personaggio alcuni vissuti della propria storia e personalità, mettendo così del proprio in una storia da raccontare. Luisa Ranieri ha apprezzato il personaggio, che ha saputo interpretare e rendere bene. Riguardo al successo della prima stagione, e come riportato da ilsole24ore.it, aveva dichiarato:
Secondo me è piaciuto il fatto che abbiamo raccontato una donna non perfetta, una donna imperfetta, una donna che al di là di quello che gli altri pensano “è bella, quindi dovrebbe avere uomini, cose, situazioni”, è una donna che ha un sacco di fragilità, un sacco di criticità, proprio perché è una donna ormai anche radicata in quello che lei è, non è disposta ad andare intorno all’altro.
Mi piace di lei quella spregiudicatezza, anche il suo godersi il suo bicchiere di vino la sera. Ed è un aspetto che piace in generale alle donne e piace anche a me.
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