Lo Schiaccianoci, l’intramontabile metafora sul dono della vita

Una favola per adulti, da leggere in questi ultimi giorni di festa. Una rivisitazione de "Lo Schiaccianoci" a cura di Tyna Maria per riflettere sul valore della vita.

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Lo Schiaccianoci, grande classico immortale, ancora oggi viene scelto come metafora di riflessione, ci ha pensato Tyna Maria, che ispirandosi al racconto de “Lo Schiaccianoci e il re dei topi” di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann del 1816, con la sua parafrasi innesca una riflessione piena sul dono della Vita e su quanto essa stessa consideri il potenziale umano la massima espressione del suo valore.

Lo Schiaccianoci, storia d’amore senza fine

È una storia d’Amore senza fine quella di Vita e il suo adorato Uomo che, quando rimane intrappolato nella visione di una vita senza valori, quando si lascia irrigidire legnosamente dalle ingiustizie ricevute, quando si lascia incattivire dalla sofferenza,  rischia di perdere la sua vera natura, la sua divina Umanità. 

In questo tempo di festività si acuisce il sapore aspro di questo anno così storicamente difficile, che ha interrotto bruscamente il vitale bisogno di relazione e prossimità con i nostri affetti, ci ha scaraventato, a muso duro, dinanzi al valore del tempo e degli affetti, compensato, alla meglio, da una crescente delega del nostro ambiente emotivo al filtro del mondo virtuale. In fondo, basta un emoticon per riassumere un sentimento, senza troppa necessità di doverlo elaborare interiormente o ancor più farne comportamento verso l’altro. Il dialogo diventa residuale o addirittura schermato nelle intenzioni.

Lo Schiaccianoci per riflettere sul dono della Vita e il valore dei piccoli gesti

La parafrasi di Tyna Maria desidera recuperare la riflessione sul dono della Vita e di ogni incontro, il valore dei piccoli gesti, l’importanza di quel luogo interiore la cui costante connessione è necessaria ad ogni uomo e a qualunque età, il recupero di quel tempo emotivo che rende l’istante uno scrigno di eterno, traghettandoci verso il valore più nobile di noi stessi. Abbiamo chiesto a Tyna le principali chiavi di lettura della sua parafrasi.

Superbia, tentazione regina d’ogni uomo

“Superbia” è la tentazione regina d’ogni Uomo che gradatamente perde il suo umano, è lo stimolo nella mente di chi si spinge non tanto oltre il Dio che è la Vita stessa, quanto oltre la soglia della propria umanità, di cui non si sente ospite, ma abile dominatore. 

Pregiudizio, la mancata occasione di conoscere l’altro

“Pregiudizio” è la mancata occasione di sperimentarsi nella comprensione dell’altro, che non deve essere di certo vuoto permissivismo, ma acuta osservazione delle motivazioni emotive profonde che spingono ad una azione, al fine di stimolare desiderio convergente al dialogo. 

Apparenza, il timore di mostrarci fragili

“Apparenza” è il simbolo del rischio che corriamo quando abbiamo timore di mostrarci fragili e al contempo di accogliere la fragilità altrui, quando ci trinceriamo in un meccanismo di difesa che ci allontana gradualmente dalla codifica dei nostri bisogni profondi.  

Vita continua ad amare Uomo perché crede nel suo potenziale, anche se invisibile a tutti, persino a lui stesso, anche se è irrigidito in uno schiaccianoci di legno, Vita continua a credere in quel presentimento di amore ossequioso che fa umano l’Uomo. 

Tyna Maria ci ricorda che nessuno viene al mondo da solo

Del resto nessuno è potuto venire al mondo da solo, ha dovuto “piegarsi” alla Vita che lo attendeva per venire alla luce, ha dovuto fidarsi nel superare la porta stretta per accedere l’ignoto, si è lasciato accudire da ciò che gli era estraneo, e questa memoria di accudimento rimane il bisogno e la maestria più grande che abiti l’essere umano:

è l’eco di quell’abbraccio ricevuto o mancato, è quel bisogno di sentirsi amati e amabili, quel potenziale emotivo che fa dell’Uomo la Speranza sapiente di ogni domani.

L’ultimo dell’anno ricordati di sognare, leggi la favola qui!

Chi è Tyna Maria, l’artista che ha riscritto Lo Schiaccianoci

lo schiaccianoci

Tyna Maria, musicista, autrice e compositrice, MusicArTerapeuta, formatrice esperta in vocologia artistica, aforista ed esordiente scrittrice, è direttrice della JUST – Accademia di Coralità Emozionale e Scienze Umane si occupa di relazione, prevenzione psico-sociale, crescita personale e motivazionale, attraverso la voce e la coralità. I suoi concerti di multidisciplinarietà artistica coinvolgono pienamente chi ascolta in un appassionato percorso alla scoperta di sé e il canto condiviso diventa espressione di vissuti interiori autentici.

I suoi aforismi nascono dalle storie di vita che accompagna e desiderano muovere interiormente alla fiduciosa aderenza alla Vita.
Finalista in numerosi concorsi letterari, tra cui il Premio Nazionale di Filosofia e il Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”, Tyna Maria ha all’attivo molte pubblicazioni editoriali e discografiche inedite, e il suo impegno rimane quello di ispirare interiormente al dono della vita e a trarre insegnamento dalle sue sfide.

Leggi anche: Il Pinocchio di Dacia Maraini: “È il libro più letto al mondo, è la storia di tutti”


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