La lettera di Luciano Dei a Pietro Orlandi: “Hai mentito su Wojtyla, vergognati”

A casa della mamma di Emanuela Orlandi è stata ritrovata una lettera in cui il mittente si scaglia violentemente contro Pietro, accusandolo di essere un bugiardo e affermando che il Vaticano è stato, nei suoi confronti, troppo paziente. Lui, però, l’ha già cestinata.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Pietro Orlandi ha postato sui social una lettera scritta a mano su un foglio di carta e con una firma fittizia che è stata ritrovata all’interno della cassetta della posta a casa di sua madre, Maria Pezzano, in Vaticano, dove vive ancora oggi. Il tono del messaggio è molto accusatorio: denota delusione e disapprovazione per quanto detto da Orlandi su papa Giovanni Paolo II.

L’autore della lettera afferma di chiamarsi Luciano Dei, ma, molto probabilmente, si tratta di un falso nome, in quanto il cognome farebbe riferimento a un uomo di chiesa o comunque a un religioso, però non è presente nessun timbro postale. Pietro, molto dubbioso dell’identità del mittente, ha così commentato su Instagram il ritrovamento:

Oggi nella cassetta della posta di mia madre in Vaticano è stata lasciata a mano questa lettera in una busta.

La stupidità di chi l’ha lasciata e presumo scritta è che voleva far credere che fosse stata spedita da altra città, quindi fuori dal Vaticano, perché si è anche preoccupato di mettere un francobollo, ma non c’è nessun timbro.

Peccato lasci solo il nome Luciano Dei  (sembra, ma probabilmente è falso) e nessun contatto. Questa è la conseguenza di chi ha voluto giocare a fare il giornalista.

Pietro Orlandi e la lettera diffamatoria: “Dovrai rispondere delle tue cattiverie”

Il presunto autore della lettera si schiera a favore di papa Wojtyla e cita anche le indagini che si stanno svolgendo ora sul Caso Orlandi, non dimenticando di rimproverare la condotta riprovevole di Pietro che avrebbe mentito a proposito di alcune questioni vicine al Vaticano che sarebbe stato con lui fin troppo tollerante:

Caro Pietro, sei un bugiardo e lo sai! Quelle vergognose allusioni nei riferimenti di Papa Wojtyla non te le ha riferite nessuno, te le sei inventate te… Ma ti sei screditato da solo!

Ho sempre supportato la tua famiglia, ma seguire piste suggerite da mitomani e persone notoriamente inaffidabili ha complicato le cose. Il Vaticano è stato anche troppo paziente.

Adesso ti ha concesso la nuova inchiesta, ma su quali basi si svolgerà? Con i soliti documenti falsi sulla lista dei cardinali che di notte vanno a cercare le ragazzine assieme al Papa?

Ti dovresti solo vergognare. Dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie. Saluti.

Pietro Orlandi e le critiche: “Non mi interessa”

Pietro Orlandi non è affatto interdetto del contenuto della lettera a parte per il fatto che è stata ritrovata a casa di sua madre 93enne e che leggerla la avrebbe fatta soffrire molto:

Mi si può offendere come vogliono, non mi interessa, ma leggere che il Vaticano è stato troppo paziente oppure dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie…

Non è certo il primo a scriverci, ma mi dispiace che questa lettera l’abbiano lasciata a mano, nella buchetta postale di mia madre in Vaticano col rischio che la leggesse lei, perché ci sarebbe rimasta malissimo.

Per quanto mi riguarda, già l’ho cestinata.

Ma quale sarebbe la grave accusa di cui sarebbe colpevole? Nel corso della trasmissione “DiMartedì” su La 7 Orlandi ha svelato che, se fosse necessario per le indagini ora in corso, dopo 40 anni, sarebbe disposto a citare le sue fonti al Promotore di Giustizia, Alessandro Diddi, del Tribunale Vaticano. La frase contro cui l’ipotetico Luciano Dei punta il dito è: “Non andava certo a benedire le case”, in riferimento alle uscite notturne di papa Giovanni Paolo II senza la sua scorta e fuori dal Vaticano.

Le reazioni dei followers

I commenti sotto al post pubblicato sui social sono diversi: molti difendono Pietro, vittima di un oltraggio verbale, mentre altri si schierano quasi interamente dalla parte del mittente della missiva. E un utente dice:

Scrivere una lettera del genere è un gesto ignobile, ma Le dico che per un Cattolico è difficile da digerire un sospetto su papa Wojtyla. Ha solo riportato una frase, ma sa benissimo il peso delle parole. Dicendo “Non andava certo a benedire le case” si mette un dubbio che può alludere a tante cose brutte.

Pietro Orlandi non ha mancato di rispondere:

Sono certo che non andava a benedire le case, perché anche se di nascosto se ne andava a fare una sciata, non andava a benedire le case. Ora prendere questa cosa a pretesto è ridicolo. Dziwisz l’ha scritto nel suo libro che uscivano di nascosto.

Ed è stato anche il cardinale subito prima nominato, che era l’ex segretario di papa Wojtyla, ad aver definito le parole di Pietro come “farneticazioni incontrollabili volte a screditare persone e ambienti fino a prova contraria degni della stima universale”. Ma più e più volte Orlandi ha esplicitamente detto di non aver mai accusato nessuno.

Leggi anche: Pietro Orlandi ascoltato 8 ore in Vaticano. Audio shock: “Wojtyla usciva la sera”

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