Leo Gassmann: “Non assomiglio né a mio padre né a mio nonno. Dopo Califano? Non voglio correre”

Leo Gassmann si racconta: dall'esperienza cinematografica in Califano al suo nuovo singolo dal titolo "Take That" ai progetti futuri.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Leo Gassmann ha le idee chiare: dopo aver interpretato Califano nel film omonimo in onda su Rai 1, dichiara a “Repubblica” di essere entrato nel mondo del cinema a piccoli passi: Per il futuro non voglio correre, sono felice dell’esperienza fatta con Califano. Ma è importante prendersi il tempo giusto“.

Al momento è concentrato sul mondo della musica ed esce domani il suo nuovo singolo dalle sonorità e dagli echi anni ’80, “Take That”, scritto assieme a Marco Rissa dei TheGiornalisti e prodotto dai Room9.

Leo Gassmann sarà uno degli artisti a esibirsi durante il concerto del Primo Maggio, che quest’anno cambia location ― si svolgerà al Circo Massimo ― e ha in programma tre date nei club italiani, il 30 aprile ad Arcore, il 10 maggio a Ragusa e infine il 18 a Favara, in provincia di Agrigento.

Leo Gassmann e l’eredità del nonno Vittorio

Leo Gassmann nelle vesti di attore non ha mai sentito il grande peso del cognome, nonostante cerchi di ambire alla stessa ambizione di suo padre e suo nonno nel loro lavoro, seppur in modo molto graduale. Inoltre, il suo interesse non è quello di imitarli:

Io apprezzo tantissimo l’impegno di papà e la sua crescita esponenziale, ha fatto cose bellissime.

È nato per questo, ma sia lui che nonno non avevano deciso di fare gli attori, si sono un po’ ritrovati a farli.

Ovvio che nonno ha fatto la storia, ma mi piacerebbe semplicemente dare il mio contributo al cinema, non mi sento di assomigliare a nessuno dei due.

A proposito di cinema, ha parlato del personaggio che ha interpretato, l’indimenticabile Franco Califano, ruolo a cui si è preparato duramente, nonostante alcune affinità caratteriali con lo stesso Califfo: C’è un lato oscuro dentro di me, ho trovato tante similitudini con Califano. Il cinema mi permette di esprimere aspetti di me che magari tralascio quando faccio musica, ma poi ho cantato anche brani che canzoni esprimono paure, grandi tumulti. Uno dei miei fantasmi è il non sentirmi all’altezza, al cinema puoi rappresentare quello che magari nascondi anche a te stesso”.

I progetti futuri nella musica e l’impegno per l’ambiente

Leo Gassmann si sente “controcorrente” e il suo sogno non è arrivare primo in classifica, ma prendersi cura di sé: “Vorrei riempire posti grandi, ma l’idea un po’ mi fa paura”. Il cantante e attore sta custodendo il suo spazio privato, dal momento che la popolarità di adesso “mi permette di vivere, è sana. Una così grande mi metterebbe paura, non avrei rifugi possibile. Vorrei continuare così”.

Non solo musica e cinema, Leo Gassmann rende noto il suo grande impegno per il rispetto dell’ambiente, partecipando all’Earth Day, la 54° Giornata Mondiale per la Terra, che si terrà il 20 aprile al Villaggio per la Terra al Galoppatoio di Villa Borghese a Roma:

L’ambiente è un tema che cerco di difendere a tutti i costi.

Non ci rendiamo che ogni giorno è sempre peggio, assistiamo continuamente a catastrofi naturali enormi.

Dobbiamo fare qualcosa, limitare i danni.

Leggi anche: Il Califano inedito di Leo Gassmann, la figlia Silvia, le poesie al PM con cui ritrova la libertà

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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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