Regione Lazio, D’Amato: “Utilizzate la mascherina o richiudiamo”

La situazione nella Regione è ancora sotto controllo, ma spaventano i nuovi casi. Nelle ultime 24 ore sono 17 le persone risultate positive ai test, 10 “d’importazione” dall'estero. In generale, molti comportamenti rischiosi segnalati dalle autorità.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Nel Lazio si rischia una nuova chiusura. È quanto annunciato dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, che si è detto pronto a richiudere se la situazione dovesse peggiorare. Spaventano i nuovi casi delle ultime 24 ore, 17 in tutta la Regione. Ma, in generale, le autorità denunciano comportamenti irresponsabili diffusi: mancato rispetto del distanziamento e utilizzo nullo o improprio dei dispositivi di sicurezza. Ha dichiarato l’assessore alla Sanità:

Rivolgo un appello all’utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna.

17 nuovi casi sparsi in Regione nelle ultime 24 ore

Sono 17 i nuovi casi di coronavirus registrati nella regione Lazio. I numeri sono ancora bassi, ma si teme che la catena del contagio potrebbe indurre nuovi focolai. Sono quattro i casi nelle province, di cui tre nella Asl di Frosinone: si tratta di un uomo andato al pronto soccorso di Sora e due donne al pronto soccorso di Frosinone. Mentre Rieti, che per dieci giorni è stata Covid Free, registra un nuovo caso: un uomo proveniente dal Pakistan risultato positivo dopo un accesso al pronto soccorso. Altri 10 infetti sono casi “d’importazione”. Sei sono uomini di nazionalità bengalese, rintracciati grazie ai tamponi in drive-in effettuati dalla comunità del Bangladesh a Roma. Gli altri sono persone di nazionalità irachena, pakistana e indiana, uno dei quali versa in condizioni più serie ed è stato ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma. Per le persone rientrate con i voli dall’estero e risultate positive al coronavirus è stato attivato il contact tracing internazionale.

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I rischi di un piccolo focolaio casalingo

La regione Lazio già da venerdì ha attivato i drive-in test a Casal Bernocchi, dove i clienti dello stabilimento “La Vela” di Ostia e quelli del ristorante “Old Wild West” di via Dragone si stanno recando per sottoporsi al tampone. Al momento nessuno è risultato positivo. A innescare la chiusura dello stabilimento balneare è stato un dipendente, uno del gruppo dei sei coinquilini bengalesi tracciati nel weekend. Chiuso anche un ristorante Old Wild West dove lavorava uno degli altri. Sono comunque ancora in corso le indagini di tracciamento dei restanti quattro positivi: i sanitari stanno ricostruendo spostamenti e contatti. E proseguono ancora le ricerche del settimo coinquilino che per primo ha manifestato la febbre e che avrebbe contagiato tutti gli altri. Al momento l’uomo non è stato trovato, ma secondo i suoi coinquilini dovrebbe trovarsi a Milano.

Piazze chiuse a Trastevere, San Lorenzo e Monti

Sabato notte, come già avvenuto venerdì, la Polizia Locale ha chiuso le principali piazze della movida romana a Trastevere, San Lorenzo e Monti. L’affluenza nei punti di ritrovo della città impediva di fatto l’osservanza delle misure anti-contagio. E sono stati necessari i presidi dei vigili, durati fino all’alba, per limitare assembramenti e comportamenti rischiosi. Durante i controlli del fine settimana, la polizia ha chiuso anche un locale dove oltre 80 persone sono state trovate a ballare senza mascherina e senza distanziamento.

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Chiuso anche il mercato Esquilino

La Polizia Locale di Roma ha ordinato anche la chiusura del mercato Esquilino di Roma a causa del mancato rispetto delle norme di protezione all’interno dei locali. L’intervento è scattato nel pomeriggio di sabato quando gli agenti, eseguendo controlli a tappeto sia nell’area alimentare che in quella dell’abbigliamento, hanno trovato operatori senza mascherine, o che le tenevano abbassate, e nessun rispetto del distanziamento sociale. 370 persone tra proprietari dei banchi e dipendenti, e oltre 400 clienti erano all’interno. Il responsabile dell’intera struttura, di circa 7 mila metri quadri, è stato sanzionato. Dopo una prima vana diffida al ripristino dello stato dei luoghi e delle condizioni di sicurezza, gli agenti hanno provveduto ad eseguire la chiusura per 3 giorni.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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