Riscoprire il lavoro a maglia, il caso di Wool Crossing: “Grazie al web ho creato una comunità”

Il lavoro a maglia, spesso attribuito alle nonne, è stato riscoperto, soprattutto grazie al web. Il negozio di filati "Wool Crossing" è un caso esemplare, come testimoniato dalla titolare Federica Gentile: "Ho creato una comunità".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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L’arte dello “sferruzzare” evoca immagini di tempi passati, ma non superati. Il lavoro a maglia, spesso attribuito soltanto alle nonne, è stato recentemente riscoperto. Questa tendenza va avanti da qualche tempo, ma è grazie al lockdown che il popolo delle knitters si è davvero risvegliato (il termine deriva dall’inglese to knit, che significa proprio “lavorare a maglia”). Oltre ai tempi morti del lockdown,sferruzzare” è diventato di tendenza anche grazie ai social: è attraverso essi che molti ragazzi e ragazze hanno imparato a lavorare a maglia.

Ma cos’ha di così speciale questo passatempo? Probabilmente che, più di altri, è in grado di ridurre lo stress di chi lo pratica: basti pensare che si è guadagnato il titolo di “yoga mentale”. Non solo: lavorare a maglia aiuta ad allenare perseveranza e disciplina. Il resto viene da sè: la sensazione di stringere tra le mani una propria creazione è impagabile e questo accresce l’autostima e stuzzica la creatività di chi sferruzza. Insomma, l’arte delle knitters va custodita gelosamente e tramandata. E, in questo senso, il web può essere preziosissimo.

Riscoprire il lavoro a maglia: Digitali per Caso incontra “Wool Crossing”

Grazie al web, il filo del gomitolo di lana delle knitters può trasformarsi in rete. Letteralmente: l’antica tradizione fa ogni giorno centinaia di proseliti grazie ad Internet, che annulla le distanze e unisce appassionati in tutto il mondo. La passione, poi, se ben coltivata si fa professione. E lo sa bene Federica Giudice, titolare di “Wool Crossing” (lett. “Incroci di lana”), un negozio di filati con sede a Torino. La storia di Federica e della sua attività commerciale è stata raccontata da Registro .it nella web serie “Digitali per caso”, che promuove da sempre la cultura digitale come strumento di crescita per le PMI. E “Wool Crossing” ne è un valido esempio.

Oltre alla community “in carne ed ossa”, che spesso si riunisce per praticare “knit along” (l’atto di sferruzzare insieme ad altre persone per realizzare un unico progetto), Federica ha creato una vera e propria comunità virtuale che supera i confini regionali, ma anche quelli nazionali.

Il suo asso nella manica? Francesca Marano, knitter ma soprattutto Digital Doula, ovvero “levatrice” del web: è lei che ha fornito alla titolare di “Wool Crossing” la possibilità di approdare su Internet attraverso un sito curato, ben organizzato e di facile gestione. Tutto ciò ha permesso a Federica di aprire sulle sue creazioni una vetrina senza precedenti. E i risultati non si sono fatti attendere.

Da quando “Wool Crossing” è su Internet più di 3.000 persone si sono iscritte alla newsletter e l’aumento del fatturato registrato nel 2019 è stato pari al 15%. Ecco cosa ha detto Federica Giudice sulla sua fortunata esperienza.

L’arte del lavoro a maglia, parla la titolare di Wool Crossing: “Grazie al web ho creato una comunità”

lavoro a maglia, parla la titolare di Wool Crossing
Federica Giudice

Quanto ha contribuito un’efficace comunicazione web al successo di “Wool Crossing”? Ovviamente moltissimo, come ha affermato la stessa Federica Gentile, che, ormai capace di destreggiarsi tra sito web, e-commerce, Instagram, Facebook e Newsletter, ha detto:

La presenza on-line di Wool Crossing è stata fondamentale per fare conoscere la mia attività al di fuori della città in cui vivo e ha di sicuro potenziato anche la popolarità sul territorio permettendomi di avere degli orari di apertura più ridimensionati per poter conciliare il lavoro con la famiglia. 

L’essere presente con costanza su Internet con il sito internet e con i social media ha facilitato la formazione e il consolidamento di una community coinvolta e molto attiva.

Poi, Federica Giudice ha svelato il segreto del suo successo: “Continuerò a tenermi aggiornata sulle nuove tendenze di comunicazione on-line e continuerò a utilizzare gli strumenti che già utilizzo. A mio parere la costanza è quello che ripaga sul web”.

Leggi anche: Comunicazione digitale efficace per aziende di serramenti: il caso di CBS Serramenti e Infissi

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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