L’Aquila è la Capitale italiana della Cultura 2026, le città in gara, i progetti e la nuova iniziativa

L'Aquila è stata designata Capitale della Cultura 2026: quali erano le altre città candidate?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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L’Aquila è la Capitale della Cultura 2026 con il progetto L’Aquila. Città multiverso. A deciderlo è stata una giuria composta da Andrea Rebaglio, Andrea Prencipe, Daniela Tisi, Isabella Valente, Luisa Piacentini e Virginia Lozito, avente come presidente Davide Maria Desario presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura.

Oggi è intervenuto anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che ha così rivelato: “Nel caso della sfida di quest’anno, so che ognuna delle città candidate ha una storia importante e credo che la Commissione abbia valutato il progetto in sé e che non abbia fatto un giudizio sulla singola città”.

Le altre 9 città in gara oltre a L’Aquila

L’Aquila è stata decretata oggi Capitale della Cultura 2026, ma già nel 2021 ha concorso in finale, sebbene poi sia stata scelta come favorita Procida. Il capoluogo abruzzese si aggiudica ora un milione di euro con cui per un anno potrà valorizzare ancor di più le proprie opere artistiche e investire per un rinnovamento culturale. Ecco, invece, quali sono state le altre città e i progetti in gara quest’anno:

  • Agnone (Isernia) con Agnone 2026: Fuoco dentro. Margine al centro 
  • Alba (Cuneo) con Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia
  • Gaeta (Latina) con Blu, il Clima della cultura
  • Latina con Latina bonum facere
  • Lucera (Foggia) con Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture
  • Maratea (Potenza) con Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario
  • Rimini con Vieni oltre. Il futuro qui e ora
  • Treviso con I sensi della Cultura
  • Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) con Valdichiana 2026, seme d’Italia

Qual è la proposta del presidente di Giuria, Desario?

Il presidente di giuria, Davide Maria Desario, ha così rivelato oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, elogiando tutte le proposte di quest’anno: “La qualità complessiva dei progetti è stata ottima. Vi è una sola Capitale italiana della Cultura, ma le altre nove devono essere orgogliose di aver raggiunto la finale, consapevoli che il loro progetto è egualmente valido e merita di andare avanti”.

La manifestazione deputata a decretare la Capitale della Cultura italiana è stata istituita nel 2014 sulla proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e mira, come già in breve accennato, a promuovere il miglior progetto artistico-culturale attraverso la valorizzazione del territorio delle regioni italiani.

In occasione dell’evento Capitale della Cultura 2026 il presidente Desario ha avanzato un’ulteriore proposta al ministro della Cultura per incentivare un maggior numero di città a partecipare nei prossimi anni: “La cultura, così com’è stata presentata nei progetti, deve essere il volano di ogni iniziativa del Paese. Vorremmo proporre al Ministro, per il futuro, di integrare il bando introducendo un riconoscimento anche per le altre finaliste“.

Qual è stata la risposta del ministro della Cultura, Sangiuliano?

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha accolto appieno la nuova iniziativa: “L’Italia ha tanti luoghi meravigliosi, ciascuno dei quali vale un viaggio. Oggi voglio assumere l’impegno di trovare una forma che ci permetta di assegnare un riconoscimento anche alle altre città finaliste. Non è un caso se, dal prossimo anno, partirà l’iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea. Un nuovo progetto che vedrà tante città candidate, perché dobbiamo pensare a quelle forme di espressione e di cultura che racconteranno questa nostra epoca a chi ci sarà in futuro”.

Leggi anche: Perché Vittorio Sgarbi è indagato per furto di beni culturali? Nel mirino La cattura di San Pietro

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