Lando Buzzanca, suo medico denuncia RSA. La compagna: “È uno scheletro, mi ha detto portami via”

Il medico di Lando Buzzanca e la compagna sono preoccupati riguardo alle sue condizioni di salute. Vediamo di comprendere meglio la vicenda.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Le condizioni dell’attore palermitano Lando Buzzanca, descritte dal suo medico Fulvio Tomaselli e dalla compagna Francesca Della Valle, sono peggiorate. Il suo soggiorno da aprile dello scorso anno presso una Rsa avrebbe aggravato il suo stato di salute, e anche andare a visitarlo diventa difficile.

Buzzanca è però sotto la tutela di un amministratore di sostegno e quindi risulta difficile inserirsi in questa dinamica giuridica. Dalle dichiarazioni di Tommaselli e Della Valle lo scenario appare drammatico.

Lando Buzzanca: il parere del medico

Il dottor Fulvio Tomaselli, medico di Lando Buzzanca, ha accusato la residenza per anziani dove l’attore palermitano è stato ricoverato a fine 2021. Il medico scrive così in un post su Facebook:

Rannicchiato in un letto scheletrico, sfinito e drammaticamente lucido.


Le amorevoli cure dichiarate nel ricovero in Rsa dal 27 dicembre dell’anno scorso, hanno travolto un uomo, che un anno fa camminava e parlava, nella tragica ombra di sé stesso, sempre rannicchiato in un letto, scheletrico, sfinito e drammaticamente lucido.

Tomaselli dichiara di essere stato tentato dal mostrare le immagini di Lando Buzzanca ma di non averlo fatto per rispetto di “una icona italiana del cinema famosa in tutto il mondo”.

Lando Buzzanca: quali sono le condizioni attuali

Inoltre Tomaselli ha aggiunto di aver denunciato lo stato di Buzzanca lo scorso 5 agosto ma che le condizioni rispetto ad allora sono peggiorate. L’attore si trova ora ricoverato presso l’ospedale Agostino Gemelli, in seguito a una caduta dalla sua sedia a rotelle, avvenuta nella Rsa. Prosegue il dottore:

Oggi di Lando Buzzanca resta un 10% di quello che era. In tutti i sensi. Era alto 1 metro e 87 centimetri e pesava 83 chili. Fino al 2021 aveva un fisico perfetto, al di là della sua arguzia e della sua simpatia.

Oggi è un uomo rattrappito, emaciato, gli manca un dente e peserà sì e no 50 chili. Una sua gamba è quanto il mio braccio.
Quale sia non posso dirlo e comunque ha poca importanza. Le Rsa non sono luoghi di cura.

Tomaselli ha raccontato di non essere più riuscito a vedere il suo assistito dal 21 aprile dello scorso anno. Quella notte, dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino Buzzanca ha avuto un malore, come ha dichiarato al Corriere della Sera, ed è stato portato all’ospedale Santo Spirito di Roma. Da allora non è riuscito più a vederlo, ma lavorando da 50 anni nella sanità ha avuto notizie indirette sulle sue condizioni di salute.

Il medico ha infine specificato che la compagna, Francesca Della Valle, è riuscita a fargli visita e lo ha trovato mentre sonnecchiava, con piaghe da decubito e in difficoltà anche ad alimentarsi, per poi bofonchiarle: “Portami via”.

Lando Buzzanca: la lettera della compagna

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La compagna di Lando Buzzanca, dopo aver visto le condizioni di salute in cui versa l’attore, ha inviato una lettera all’amministratore di sostegno, figura istituita per tutelare quelle persone che, a causa di un’infermità, si trovano nell’impossibilità, anche temporanea, di provvedere ai propri interessi. La lettera, riportata da AGI, recita così:


Vista la solitudine e l’abbandono in cui versa il mio compagno, la inviterei a fornirmi dei giorni cadenzati della settimana, affinché possa vederlo.

Evito di indicarglieli, perché certa che non mi verranno concessi.
Nella Rsa è stata fornita a Lando ‘un’ottima’ assistenza, tanto da indurlo in uno stato a dir poco “raccapricciante” . E il tempo “perso” per ritardare il ritorno a casa, nonostante atti pubblici, relazioni di consulenti tecnici e la chiara volontà di Lando ha fatto il resto.


La donna poi accusa la legge per la tutela e il sostegno di soggetti in difficoltà che si è rivelata essere un “progetto di morte”, per come ha ridotto Buzzanca:

Un progetto di morte tipico della legge 6/04 e di amministratori di sostegno e giudici tutelari senza scrupoli per ridurre in quello stato un uomo sano e forte come Lando, è stato fatto proprio un bel lavoro.

Lando mi ha parlato seppur afasico, ormai quasi muto, grazie alle reiterate non cure logopediche, basta volerlo ascoltare e non fingere che non esista. So cosa è successo ma qualunque medico lo capirebbe vedendolo.

Mille scuse per non farmi andare in ospedale, per quale motivo? Privarmi ancora una volta di vederlo e di potergli dare conforto, nella sua “prigionia” e nello stato fisico in cui lo avete ridotto? Spero migliori e che oggi sia sottoposto alla cura giusta. Mi auguro vi stiate organizzando per una migliore, futura prospettiva di vita.

Leggi anche: Donnexstrada: un’app ti fa compagnia al telefono mentre percorri una strada non sicura

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