La storia di Luca Trapanese e sua figlia Alba diventa un film: a Napoli le riprese di “Nata per te”

La storia di Luca Trapanese, padre single e omosessuale di una bimba con la sindrome di down, diventa un film. Sarà un'occasione per riflettere sul tema delle adozioni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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“Nata per te” è il film sulla storia di Luca Trapanese e la figlia Alba, prodotto da Cattleya e Bartlebyfilm, e ambientato in gran parte a Napoli.

La pellicola, che vede alla regia Fabio Mollo, narra la vicenda di Luca, padre single e gay, cattolico praticante e impegnato nel sociale, e di Alba, bambina con la sindrome di down abbandonata a meno di un mese dalla nascita in ospedale e rifiutata da trenta coppie diverse prima di essere accolta tra le braccia di Trapanese.

Si è giunti quasi al termine delle riprese del film, iniziate i 19 settembre a Napoli. Il film sarà poi distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

Luca Trapanese: il film accenderà una luce su tematiche importanti

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Il film “Nata per te” si ispira al libro omonimo scritto a quattro mani da Luca Mercadante e Luca Trapanese, ed edito da Giulio Einaudi Editore. La storia narrata ripercorre la vicenda di quest’ultimo, oggi assessore alle politiche sociali di Napoli, primo single e omosessuale che è riuscito ad adottare una figlia.

Trapanese ha espresso tutta la sua gioia e approvazione per la pellicola che ripercorre la sua storia. Ecco cosa ha detto, come riportato dal settimanale Vanity Fair:

Sono emozionato e orgoglioso che venga realizzato un film sull’inizio della mia vita con Alba, mia figlia.

E ritengo anche molto importante che, grazie al cinema, temi a me molto cari arrivino al grande pubblico.

Le quote dei diritti d’autore saranno interamente donate ad “A ruota libera Onlus” per il “Borgo Sociale” di Marzano Appio, in provincia di Salerno, dove vivono e lavorano ragazzi disabili adulti che non hanno una famiglia.

Luca Trapanese e Alba: una famiglia come le altre e la lettera a Giorgia Meloni

La storia di Luca Trapanese potrà essere un’occasione per rivalutare il tema delle adozioni. Al riguardo l’assessore aveva inviato una lettera all’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invitando lei e la figlia Ginevra a casa propria per farle conoscere Alba, la bimba avuta in adozione, e per affrontare la tematica a lui tanto cara delle adozioni.

In quell’occasione la Meloni aveva risposto a Trapanese, elogiandolo per l’esempio esemplare di padre, ma ribadendo allo stesso tempo la sua posizione riguardo al fatto che per un bambino è sempre meglio avere due genitori anziché uno. Anche in quel caso la premier aveva riportato l’esempio della sua vicenda personale e rimarcato il fatto di aver sofferto per l’assenza paterna.

Leggi anche: Trapanese scrive una lettera alla Meloni: “Io e Alba siamo una famiglia”

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