La crociera? È sempre più Love Boat

Aldo Torchiaro
Aldo Torchiaro
Aldo Torchiaro, giornalista da quando si usavano le macchine da scrivere, si occupa oggi di innovazione digitale, nuovi media, e-democracy.
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Se la coppia scricchiola, il ménage si arrugginisce e la voglia di evasione cresce, forse è il caso di ricorrere ai cantieri. Navali: quelli dai quali ogni anno provengono nuove, mirabolanti navi da crociera. I partner in crisi che si sono rivolti alla “Terapia della Crociera” nel 2018 hanno risolto i loro problemi nella quasi totalità dei casi.

L’effetto “Cruise Therapy” che risolve i problemi di coppia

Uno studio pubblicato dall’Europen Psycology Institute for Couples di Londra prova che gli esiti di chi si è affidato alla “Cruise Therapy” sono miracolosi. Le coppie in crisi che si sono rivolte alle compagnie croceristiche hanno visto risolvere i loro problemi nel 96% dei casi, collocando il margine di fallimento al di sotto del fisiologico 4%, secondo gli psicologi inglesi la fetta che ha già definitivamente deciso di lasciarsi senza appello. Tra coloro che sono indecisi, o che intendono darsi un’ultima chance, il viaggio in crociera riserva sorprese inaspettate sotto almeno tre aspetti. Per prima cosa offre una situazione dinamica, di spostamento continuo in mare aperto, inducendo la rottura della routine. La combinazione di sole, iodio, paesaggi marini aperti e romantici tramonti riportano i partner a rivivere i momenti più belli del loro trascorso e a ritrovarsi in una nuova esperienza di grande impatto emotivo. In ultimo, a seconda dell’armatore e della tipologia di nave, i servizi a bordo consentono alla coppia di ritrovare la propria unità senza soffocare, grazie alla molteplicità di offerte a livello di svago, di cultura, di entertainement a bordo. Ed ecco che, secondo l’analisi dell’Istituto inglese, nel 2018 sono state circa tremila le coppie in crisi che si sono riconciliate dopo una crociera, a patto che questa fosse di almeno quattro giorni. Le mini-crociere valgono, quindi, ma devono mettere la coppia di fronte ad una esperienza di almeno 72 ore in mare aperto.

Non tutti i mari sono uguali

C’è una controindicazione da tenere presente: non tutte le crociere sono uguali. Cambiano le navi, che possono essere più o meno attrezzate, accoglienti, strutturate. Cambiano gli armatori. E cambiano molto le rotte. Una crociera nei mari del Nord, tra i Paesi Baltici, avrà l’effetto di indurre la coppia a sostare di meno sul ponte, per sottrarsi alle temperature fredde. E non di rado alla pioggia. L’effetto benefico si avrà sulla condivisione dei tramonti, dei paesaggi dalle ampie vetrate, dalle attività di socializzazione a bordo. La navigazione nell’Oceano Atlantico, tra l’Olanda, il Regno Unito e le Canarie dovrà spesso andare incontro ad onde alte e mare grosso. Romantico fino a un certo punto. Ne risultano premiate le crociere nel Mediterraneo, tra Italia, Spagna, Marocco, Tunisia, Grecia, Turchia: un contesto che la Professoressa Eliana Valeri, dell’Università di Napoli, definisce così:

Ottimale sotto ogni profilo: del clima esterno, dell’interesse storico-artistico dei porti di scalo, del piacere della condivisione gastronomica e della qualità delle relazioni che permette di affinare.

Leggi anche: Giardini di Ninfa: il parco più romantico del mondo si trova in Italia Il ruolo del menù dei pranzi e delle cene appare non essere del tutto estraneo al ritorno di fiamma delle coppie stanche: la ricerca di una gastronomia attenta al consumo di pesce e crostacei, variata nella frutta e verdura, selezionata nella scelta dei vini e dunque spontaneamente afrodisiaca, sembra aver ben predisposto le tremila coppie in crisi che hanno rinsaldato il loro amore dopo aver solcato i mari in crociera, lo scorso anno.

I servizi di bordo contano

Naturalmente sono determinanti i servizi di cui la coppia potrà usufruire. Oggi a bordo delle tante navi da crociera e mini-crociera c’è animazione teatrale, concerti jazz, pop e classici, sport che vanno dalla simulazione di surf in piscina al tennis al mini-golf. Corsi di zumba, danza per tutti i gusti, pilates tre volte al giorno, yoga. I centri-relax a bordo delle compagnie di navigazione italiane offrono massaggi e trattamenti di bellezza: tutte pratiche che lavorano sulla personalità e le danno il senso di protezione e di valorizzazione necessaria a recuperare autostima e fiducia nel proprio partner. Grimaldi Lines in particolare ha lanciato quest’anno un vero e proprio festival letterario in navigazione, con la presentazione di libri da parte di autori famosi ed apprezzati. Dal 20 al 25 aprile chi naviga tra Civitavecchia, Porto Torres e Barcellona lo farà in compagnia di scrittori come Marc Augé, Donald Sassoon e gli italiani Gaetano Savatteri, Roberto Riccardi, Giordano Bruno Guerri. Firme prestigiose che contribuiscono a rimettere la riflessione sui sentimenti e sull’amore al centro della vita. “Una nave di libri” non rimane una campagna isolata. Performance artistiche ed esibizioni canore sono all’ordine del giorno, mentre sembra si stia lavorando al lancio di una televisione crocieristica dedicata alla valorizzazione delle figure imbarcate, sia della compagnia marittima sia tra i croceristi. Leggi anche: L’amore ai tempi dei social: come cambiano le relazioni nell’era digitale A proposito di schermi televisivi, impossibile non pensare alla fortunata e storica serie “Love Boat” del 1977. Quarantadue anni dopo, le navi dell’amore solcano il Mediterraneo per rimettere insieme le coppie sotto stress, con esiti molto positivi. Figuriamoci quale effetto possono produrre le stesse esperienze in mare per le coppie più giovani e affatto stanche. “Il mare più bello fu quello in cui non navigammo”, rammenta il poeta turco Nazim Hikmet. È il mare delle emozioni, quello più aperto e al tempo stesso più intimo, il mare interno a cui la crociera può portare. di Aldo Torchiaro

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