Intesa San Paolo, cosa cambia per i clienti trasferiti a Isybank e come recedere il conto

Si sta parlando molto del trasferimento di 300mila clienti di Intesa San Paolo a Isybank, banca dello stesso gruppo nata per le esigenze dei clienti digitali. Ecco cosa c'è da sapere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Banca Intesa Sanpaolo: cosa sta succedendo? Si sta parlando molto del trasferimento di 300mila clienti a Isybank, banca dello stesso gruppo nata per le esigenze dei clienti digitali. Nel 2024, si arriverà a quota 4 milioni di trasferimenti. Ma cosa cambia con il passaggio? Lo ha spiegato Fanpage, interpellando Intesa Sanpaolo, che ha sottolineato come non saranno presenti filiali sul territorio e che le operazioni potranno essere svolte esclusivamente tramite l’apposita app.

Isybank è nata per soddisfare le esigenze dei clienti già prevalentemente digitali”, ha spiegato la banca. I clienti scelti per il passaggio sono infatti i correntisti, proprio perché sono quelli che si recano meno di frequente in filiale. Esclusi invece gli over-65 e i clienti con giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro o che hanno svolto più di 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno.

Passaggio da Intesa Sanpaolo a Isybank: cosa cambia

A Fanpage, Intesa Sanpaolo ha spiegato nel dettaglio cosa cambierà con questo trasferimento: “I rapporti che verranno trasferiti beneficeranno del piano tariffario più completo, che include le migliori caratteristiche di prodotto e tutta l’operatività transazionale, inclusi i bonifici istantanei e i prelievi da Atm in tutto il mondo. Potranno quindi continuare a utilizzare tutti i servizi bancari essenziali a condizioni migliorative dei costi legati al conto e alle carte di pagamento”.

Si tratta di un passaggio automatico, anche se va chiarito che mutui, prestiti e cassette di sicurezza non saranno trasferiti. “Si potrà mantenere la carta di debito già posseduta e continuare a utilizzarla anche in Isybank fino alla scadenza. Il codice Iban del conto cambierà, ma i pagamenti ricorrenti addebitati sul conto presso Intesa Sanpaolo saranno trasferiti direttamente sul conto Isybank”, ha aggiunto la banca.

Per chi passerà al digitale, saranno tre i piani tariffari disponibili: isyLight, isySmart e isyPrime. “Dall’app, il cliente gestisce il conto, le carte, può fare tutti i principali pagamenti e richiedere un anticipo dello stipendio o della pensione”, ha continuato Intesa Sanpaolo.

E i clienti potranno scegliere – tra i tre – il piano più adatto alle loro esigenze: IsyLight è un conto a canone mensile gratuito, isySmart è l’upgrade del piano base e prevede un canone mensile di 3.90 euro, isyPrime è il più completo e costa 9.90 euro al mese.

Come recedere il conto Isybank e tornare a Intesa San Paolo?

Ma cosa dovranno fare i clienti che – dopo il passaggio automatico a Isybank – vorranno tornare a Intesa Sanpaolo? In breve, potranno farlo solo aprendo un nuovo conto. Il passaggio da Intesa San Paolo a Isybank è infatti avvenuto di default per tutti quelli che non hanno negato il passaggio.

Questo significa che chi non ha negato il consenso per il passaggio entro il 30 settembre, è diventato un cliente Isybank, la digital bank nata il 15 giugno scorso. Scaduti i termini per rispondere alla notifica, sono iniziati i trasferimenti e ora andranno avanti per i prossimi mesi. Insomma: se siete clienti di Intesa San Paolo, non avete risposto alla notifica e rientrate nelle caratteristiche dei clienti Isybank, verrete trasferiti di qui a poco.

Ma cosa bisogna fare per chiudere il conto su Isybank? Va presentata una richiesta scritta e firmata. Nelle indicazioni fornite dal servizio clienti c’è anche una copia del modulo che si può compilare. Il documento deve essere poi inoltrato a Isybank attraverso l’app, per posta raccomandata o alla banca dove il cliente apre un altro conto.

Completato l’invio del suddetto modulo, vanno distrutte le carte di pagamento collegate al conto e vanno poi fornite alla banca una serie di istruzioni per chiudere o modificare i servizi collegati, dagli stipendi ai pagamenti con addebito permanente su carta di credito. Per chiudere il conto possono volerci dai 3 ai 12 giorni di lavoro. Per togliersi da Isybank, quindi, occorre prima chiudere il conto e poi aprirne uno nuovo su Intesa San Paolo.

Leggi anche: Carte conto e prepagate 2.0: come la biometria migliora la sicurezza delle transazioni finanziarie

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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