L’AI ci espone al rischio di estinzione? Cosa dicono gli esperti

A far riflettere sui rischi della nuova - e discussa - tecnologia è una dichiarazione firmata da un gruppo di ricercatori e manager operanti nel campo dell'intelligenza artificiale.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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L’intelligenza artificiale potrebbe portare all’estinzione dell’umanità. A far riflettere sui rischi della nuova – e discussa – tecnologia è una dichiarazione firmata da un gruppo di ricercatori e manager operanti nel campo dell’IA. Tra questi, figura il nome di Sam Altman, ad del produttore di ChatGPT OpenAI, Demis Hassabis, ad di Google DeepMind, e Dario Amodei di Anthropic.

Nella dichiarazione congiunta pubblicata sul sito Centre for AI Safety si legge: “Mitigare il rischio di estinzione dell’intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare”.

Intelligenza artificiale ed estinzione: bisogna davvero preoccuparsi?

A firmare la dichiarazione congiunta sui rischi di estinzione dovuti all’intelligenza artificiale sono state altre personalità di spicco del settore come il dottor Geoffrey Hinton, Yoshua Bengiom, professore di informatica all’Università di Montreal, e Yann LeCunn, professore della New York University, tutti ritenuti pioneri nel loro campo.

Altri esperti, invece, sostengono che i rischi di estinzione per l’umanità dovuti all’AI siano piuttosto irrealistici. Tra questi c’è Arvind Narayanan, informatico dell’Università di Princeton, che alla BBC ha ridimensionato i rischi di estinzione sottolineando come i problemi da considerare riguardo l’AI siano altri rispetto a quelli descritti nella dichiarazione.

Narayanan ha spiegato: “L’attuale intelligenza artificiale non è neanche lontanamente capace di far materializzare questi rischi. Anzi, questo distrae l’attenzione dai possibili danni a breve termine dell’IA”.

Intelligenza artificiale e rischio estinzione: l’allarme dello scorso marzo

Non è la prima volta che si parla di intelligenza artificiale ed estinzione. Lo scorso marzo, un gruppo di esperti del settore, tra cui Elon Musk (uno dei fondatori di OpenAI), aveva scritto una lettera in cui si richiedeva la sospensione dello sviluppo della nuova generazione di sistemi più potenti di Gpt-4.

All’interno di essa, si leggeva: “I sistemi potenti di IA dovrebbero essere sviluppati solo quando si ha fiducia che i loro effetti saranno positivi e i loro rischi gestibili. Poi, si parlava di unacorsa fuori controllo allo sviluppo e al dispiegamento di potenti menti digitali che nessuno, neanche i loro creatori, possono capire, prevedere e controllare”.

Leggi anche: Hybrid working: perché viene sempre più scelto dai lavoratori

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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