L’intelligenza artificiale approda alla Camera: come cambierà il lavoro dei parlamentari?

Arriva l'intelligenza artificiale anche in Parlamento e ad annunciarlo è la vicepresidente della Camera, Ascani: "Si tratta di un traguardo pioneristico per l'Italia".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Il Comitato di Vigilanza sull’attività di documentazione della Camera, con a capo Anna Ascani, ha portato a termine il suo obiettivo: introdurre l’intelligenza artificiale anche nelle aule di Montecitorio.

Già da tempo, la vicepresidente della Camera Ascani aveva espresso l’idea di utilizzare l’AI in Parlamento per facilitare e accelerare il lavoro di tutti i deputati e senatori con meccanismi simili a ChatGpt e per garantire una maggiore trasparenza sugli stessi contenuti creati dall’intelligenza artificiale, per evitare che vengano usati in modo talvolta improprio, come ad esempio già successo con i deepfake. A “Fanpage.it” Anna Ascani ha rivelato: “Si tratta di un traguardo pioneristico per il Parlamento”.

Come verrà impiegata l’intelligenza artificiale a Montecitorio?

L’intelligenza ha radicalmente cambiato le nostre vite, incidendo fortemente anche sulla nostra quotidianità, soprattutto nel mondo del lavoro. E proprio per esplorare tutti i campi di applicazione, la scorsa settimana il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione ha terminato un ciclo di audizioni dalla durata di quasi un anno per poter sfruttare appieno la potenzialità degli algoritmi.

E ad annunciarlo è stata la stessa Anna Ascani al quotidiano online “CiberSecurity Italia”: anche alla Camera verrà utilizzata l’AI e ha sottolineato che alcuni software verranno utilizzati dall’amministrazione della Camera per la redazione di importanti dossier e di tutta la documentazione relativa alle decisioni delle commissioni, mentre altri saranno impiegati in funzione delle attività legislative.

Che cosa ha dichiarato la vicepresidente della Camera Anna Ascani?

Si tratterebbe di un cambiamento epocale per la Camera, e non andrebbe solo a vantaggio dei parlamentari. Infatti, come ha tenuto a sottolineare la vicepresidente Ascani, aiuterà anche tutti i cittadini:

A febbraio il comitato potrà finalmente presentare il report contenente quanto emerso nel corso del ciclo di audizioni a Montecitorio con molti operatori, tecnici e anche esperti di etica.

Tra tutti gli obiettivi che abbiamo prefissato per questo nuovo anno, quello principale è sicuramente l’applicazione dell’IA generativa al sistema di documentazione della Camera.

Le finalità sono tre, ovvero, semplificare il lavoro dell’amministrazione, facilitare quello dei deputati e anche migliorare l’accesso delle stesse informazioni ai nostri cittadini.

Qual è un altro obiettivo della vicepresidente Anna Ascani?

AI Technologies. Businessman using digital chatbot robot application on smartphone

Anna Ascani lo ha ribadito più volte: “L’uso dell’intelligenza artificiale è per noi un passo assolutamente decisivo che collocherebbe il Parlamento italiano tra le istituzioni all’avanguardia proprio in questo ambito”.

Dopo aver iniziato a indagare “le implicazioni dell’IA sulle democrazie e per esplorare tutte le altre possibili applicazioni a supporto del lavoro parlamentare”, Ascani ha già un altro obiettivo: raccogliere nuovi dati e una nuova documentazione con lo scopo di “massimizzare le opportunità e limitare i rischi dell’intelligenza artificiale, tenendo al centro i suoi fruitori e tutelando la loro sicurezza”.

Il nodo cruciale è questo: Coniugare la rapida evoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale che ha, ormai, invaso le nostre vite con la dimensione prettamente etica per dirigersi verso un’unica direzione, ovvero quella della regolamentazione dell’AI a livello globale”.

Leggi anche: Quota 41, il Governo Meloni pensa alla nuova riforma: come funziona e quando si va pensione

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