Quota 41, il Governo Meloni pensa alla nuova riforma: come funziona e quando si va pensione

Quota 41, il Governo Meloni sta pensando alla nuova riforma: cosa cambierebbe e a che età sarà possibile andare in pensione?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Il Governo Meloni sta lavorando a una nuova riforma, Quota 41, fortemente voluta dalla Lega. Ma ci sarebbe una novità: per tutti coloro che aderiranno l’assegno, sarà, però, ridotto. A dirlo è il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon a “Repubblica”, sottolineando: Il taglio sarà minimo, perché nel tempo la porzione retributiva da ricalcolare è sempre più piccola“. Qual è l’altro obiettivo del Governo a proposito delle pensioni?

Cosa funzionerebbe Quota 41 come affermato da Durigon?

Claudio Durigon conferma che questo sarà un “anno chiave” per le pensioni, in cui verranno introdotti importanti cambiamenti, tra cui Quota 41. Ma come funziona? Si può andare in pensione quando sono stati raggiunti 41 anni di contributi versati, imprescindibilmente dalla propria età anagrafica effettiva. E Durigon afferma che ci sarà anche il ricalcolo contributivo.

Più nel dettaglio, il periodo lavorato antecedente al 1996 sarebbe conteggiato con il metodo contributivo, ovvero sui contenuti versati, e non su quello retributivo, basato, invece, sugli stipendi. Questo spiega perché, chiunque scegliesse di andare prima in pensione, riceverebbe poi un assegno più basso.

Ma Claudio Durigon continua: “La riforma pensioni dovrà essere sostenibile per i conti e per il mercato del lavoro, flessibile e duratura, e l’obiettivo è quello di durare per i prossimi dieci anni. Quota 41 è il cavallo di battaglia della Lega. Incentiviamo a restare al lavoro nei settori in cui c’è bisogno, favorendo l’uscita con 41 anni di contributi negli altri”. Il Governo Meloni potrebbe iniziare a lavorarci da subito.

Qual è l’obiettivo del Governo per le pensioni?

L’obiettivo del Governo Meloni è abolire la legge Fornero. Lo dice ancora il sottosegretario leghista al Lavoro: “Annullarla è il nostro obiettivo, ma servono comunque enormi risorse. Con Quota 41 che faremo e con il peso sempre minore delle pensioni retributive, la legge Fornero sarà abolita”.

Si noti, però, che se ci fosse di nuovo Quota 41, l’età per andare in pensione con assegno pieno sarebbe fissata a 67 anni. Ma non solo. Per alcuni ambiti lavorativi, il Governo potrebbe proporre l’alzamento dell’età della pensione piuttosto che abbassarla con la nuova riforma.

Ma ecco cosa rivela il sottosegretario Claudio Durigon: Nei settori, come la sanità, in cui c’è carenza di manodopera dobbiamo incentivare le persone a restare. Abbiamo oltre mezzo milione di posti non coperti. Perché, senza dubbio ci sono delle criticità evidenti, nel corso del tempo c’è stata una certa miopia dei Governi. È, quindi, per noi d’obbligo offrire premi alla permanenza”.

Inoltre, Quota 41 avrebbe un doppio obiettivo, ovvero quello di sostenere tutti i lavoratori, specialmente i giovani e tutte le società che devono assumere dipendenti: “La flessibilità previdenziale non si può pensare sotto i 41 anni di versamenti. Aiuteremo tutti i giovani e tutte le imprese a coprire buchi di carriera e recuperare gli anni della formazione con incentivi. Promuoveremo anche la previdenza integrativa. Ad oggi, la vera urgenza è il mismatch, le imprese che cercano profili, ma non riescono a trovarli”.

Leggi anche: Pensioni, come cambiano, cosa succede a Quota 103 e per chi sono previsti tagli

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