giovedì, 7 Agosto 2025
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Un farmaco rallenta i tumori al cervello nei giovani: “Così si rinviano chemio e radio”

È stata scoperta una molecola in grado di rallentare la crescita tumorale dei gliomi di basso grado. Quando bisognerà attendere per l’approvazione ufficiale?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Una nuova speranza per i tumori cerebrali. Si tratta di un farmaco che rallenta la progressione dei gliomi a basso grado, permettendo il rinvio della chemioterapia e radioterapia.

A presentare l’iniziativa a Bologna è stato l’Irccs Istituto scienze neurologiche, il quale partecipando a uno studio internazionale che ha coinvolto 331 pazienti nel mondo, ne ha riportato i risultati.

Come agisce il farmaco che rallenta i tumori al cervello?

Ma come agisce il farmaco che andrebbe a bloccare il decorso della malattia. Spiega Enrico Franceschi, direttore dell’Oncologia del sistema nervoso dell’Ircss:

Il Vorasidenib è un farmaco che va ad agire bloccando un enzima, che quando è mutato causa questo tipo di tumori, producendo un metabolita tossico.

Bloccando la creazione di questo metabolita tossico si rallenta la malattia.

Quello che noi sappiamo oggi è che posticipa la crescita della malattia di 16 mesi, permettendoci di rinviare chemio e radioterapia in pazienti già operati. Inoltre, il farmaco è in pastiglie e ha pochissimi effetti collaterali.

La mutazione “Idh” produce un metabolita anomalo chiamato oncometabolita che promuove la crescita e l’infiltrazione tumorale ed è implicato anche nella suscettibilità a sviluppare crisi epilettiche, solitamente uno dei primi segnali della malattia. La molecola “vorasidenib” agisce bloccando proprio questa mutazione e per questo si è dimostrata essere efficace per rallentare la crescita tumorale.

Cosa sono i gliomi a basso grado

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I gliomi a basso grado sono una malattia rara che colpisce 2-3 persone su 100mila all’anno, e rappresentano circa il 40% dei tumori che interessano il cervello. Si manifestano attorno ai 30-40 anni e ne esistono diversi tipi: alcuni sono aggressivi e hanno una prognosi molto severa, altri meno. La loro principale caratteristica è quella di localizzarsi in corrispondenza delle aree del cervello a maggiore attività funzionale e di avere una crescita diffusiva anziché proliferativa. La loro velocità di crescita all’inizio è lenta ma nel corso della loro storia clinica vanno incontro a trasformazione maligna, cioè si trasformano in un tumore a maggior grado di malignità e di più rapida proliferazione. Chiarisce Franceschi:

I gliomi di basso grado sono neoplasie cerebrali rare, colpiscono 2-3 persone su 100mila all’anno, in genere di giovane età, attorno ai 30-40 anni.

Spesso si presentano con crisi epilettiche: è importante riconoscere queste patologie prontamente per impostare prima possibile il programma terapeutico.

Tumori al cervello: quando utilizzare il farmaco e quanto bisognerà attendere per l’approvazione

Attualmente la speranza di sopravvivenza media, in chi ha contratto un glioma a basso grado, è superiore a 10 anni, con variazioni che dipendono dalle caratteristiche genetiche del tumore. Quando il bisturi non è risolutivo le neoplasie possono crescere in modo continuo, più o meno lentamente ed evolvere verso tipologie con maggiore malignità.

Il trattamento con vorasidenib è in attesa di approvazione ufficiale sia negli USA e sia in Europa ma si spera diventi presto la cura per quei pazienti in cui l’intervento chirurgico non è stato risolutivo. Da parte di Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, vi è, oltre alla soddisfazione per essere tra i 5 centri italiani nel mondo, dei 70 coinvolti nello studio, la convinzione che ci siano buone possibilità riguardo al farmaco, i cui risultati ottenuti fino ad ora fanno ben sperare.

Leggi anche: Non c’era possibilità di sopravvivere con un tumore inoperabile al cervello, ma per Giovanni l’intervento è riuscito

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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