Incendio Ancona, i testimoni: “Abbiamo subito pensato a Beirut”

Ancona come Beirut, lo spaventoso incendio divampato nell'aera portuale del capoluogo dorico ha subito riportato alla memoria le esplosioni dello scorso agosto in Libano.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Ancona come Beirut, le Marche come il Libano. Boati nella notte, forti esplosioni e le fiamme. Ad Ancona come nella capitale libanese, la zona interessata è quella del porto. Da lì, si è alzata una nube di fumo denso, dal forte odore acre che ha fatto temere il peggio per la città.

Incendio Ancona, forse un cortocircuito

La prima informazione da dare che al momento non ci sono feriti o vittime. Nella notte, un vasto incendio è divampato nel porto di Ancona per cause ancora da verificare. Si parla di un cortocircuito ma non vi è ancora ufficialità. Dall’incendio divampato nell’area portuale della ex Tubimar, si è elevata una densa nube nera che ha interessato il centro città e le zone limitrofe. Gli addetti di Arpam e Asur stanno eseguendo le analisi del caso, vista la presenza di alcune attività che lavorano materiali chimici altamente infiammabili. Nel frattempo, il Comune di Ancona ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, dei parchi pubblici e vietato ogni attività all’aperto. Il sindaco raccomanda di limitare il più possibile gli spostamenti e di tenere le finestre chiuse.

Leggi anche: Spaventoso incendio al porto di Ancona, si teme nube tossica. Il sindaco: “Tenete le finestre chiuse”

Incendio Ancona, come Beirut

Il video dell’incendio al porto di Ancona realizzato dai Vigili del Fuoco e postato dai media come Repubblica.

Secondo le testimonianze di chi ha vissuto da vicino l’inferno di fuoco che nella notte ha causato l’incendio nel porto di Ancona, il pensiero è andato subito ai recenti fatti di Beirut, le forti esplosioni nell’area portuale della capitale libanese dello scorso 4 agosto. Ecco le dichiarazioni di alcuni testimoni raccolte da Adnkronos:

Abbiamo sentito diverse esplosioni, almeno tre, dall’una meno un quarto in poi. Poi il fuoco e le sirene dei mezzi di soccorso. Abbiamo pensato subito a quello che è successo a Beirut, è inevitabile. C’è molto fumo nero, il vento però non lo sta portando verso il centro della città, ma verso sud, verso l’interno. Si sente un fortissimo odore che sembra di plastica bruciata.

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