La Sardegna brucia: pastore eroe rischia la vita per salvare 400 pecore

Emergenza senza precedenti in Sardegna a causa degli incendi scoppiati nella provincia di Oristano. Pastore mette in pericolo la propria vita e si lancia contro le fiamme per salvare il suo gregge composto da 400 pecore. Due focolai ancora attivi.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Incendi in Sardegna: i roghi che si stanno abbattendo sull’Isola nelle ultime ore sono stati devastanti. Quella che si sta consumando è una vera e propria tragedia ambientale. Le fiamme del rogo hanno raso al suolo più di 20mila ettari di territorio, spazzando via intere campagne e aziende agricole.

Si registrano delle perdite enormi, tante le realtà agricole coinvolte che hanno perso bestiame, capannoni, fienili, mezzi agricoli, scorte e pascoli. Al momento sono state segnalate diverse vittime (animali) che purtroppo non ce l’hanno fatta. Molte sono invece le storie di chi con estremo coraggio è riuscito a mettere in sicurezza il proprio bestiame.

Incendi in Sardegna: la storia di chi ha sfidato il fuoco

Incendio Sardegna: la storia di chi ha sfidato il fuoco

Dante Casule, allevatore di Cuglieri, ha deciso di sfidare il fuoco per salvare il suo gregge composto da 400 pecore. Nel rogo aveva già visto bruciare il suo capannone con 180 balle di fieno e morire due cavalli. Anche per questo motivo ha deciso di rischiare tutto e di andare contro le fiamme di quel devastante rogo per portare in salvo le sue pecore.

Il pastore ha infatti raccontato di aver tentato per ben due volte il salvataggio di quei poveri animali con idranti e altri mezzi. La terza volta, quella che sarebbe potuta essere mortale, si è spinto un po’ più in là ed ha rischiato la vita, ma alla fine è riuscito a metterle in salvo. Ha detto:

Un calvario e un inferno, Contro questo incendio si poteva fare molto di più, non si è intervenuti nel modo giusto.

Queste le parole di chi non si è arreso davanti alla potenza del fuoco ed ha osato sfidare le fiamme devastanti.

Un altro allevatore della zona, Franco Fodde, ha scoperto quello che l’incendio gli aveva portato via il giorno dopo. I suoi terreni e il suo bestiame sono stati sterminati dai roghi: due cavalli morti, un asino, una trentina di capretti, una vacca e un vitello.

Tuttavia, afferma che l’azienda di famiglia non si trova per fortuna in ginocchio e che le perdite sarebbero potute essere ben più gravi. Quello che preoccupa maggiormente in questa situazione sono le recinzioni, saltate a causa del fuoco. Si teme infatti che gli animali possano scappare e mettersi in situazioni di pericolo per sfuggire dal fuoco.

Al momento i roghi sono ancora attivi ma la situazione sembra ormai sotto controllo. Sono due gli incendi presidiati dalle squadre a terra composte dalla Protezione Civile, dal Corpo Forestale, dai Vigili del fuoco e dai volontari. Il primo si trova a Santu Lussurgiu, un focolaio che ha preso vita oggi e su cui stanno lavorando i due elicotteri della flotta regionale, due Canadair nazionali e altri due arrivati dalla Grecia. Il secondo è quello di Suni-Bonacardo su cui sono state lanciate bombe d’acqua con Canadair provenienti dalla Francia.

Incendi in Sardegna: allerta meteo su tutta l’isola

Incendio Sardegna: allerta meteo su tutta l'isola

Per oggi, 21 luglio, è prevista allerta gialla su tutta l’isola. L’attenzione è concentrata su quelle zone dove i focolai sono ancora attivi. Dal punto di vista climatico sembrerebbe che stiamo assistendo ad un netto miglioramento.

Il vento secondo le previsioni non dovrebbe cambiare la sua direzione, consentendo ai mezzi di soccorso rapidi interventi, come sta già accadendo sulle coste occidentali, dove sono in corso le opere di bonifica delle terre.

Incendi in Sardegna: soccorritori lavorano notte e giorno

Incendio Sardegna: soccorritori lavorano notte e giorno

L’Unità di Emergenza della Lega Antivivisezione con ambulanze e squadre di veterinari e di volontari provenienti da Roma ha già deciso di portare soccorso ai moltissimi animali vittime di questo disastro ambientale. La Lav ha messo a disposizione due enormi furgoni per trasportare gli animali in stato di necessità. Il portavoce dell’associazione ha dichiarato:

Già preso contatto con una clinica veterinaria sul posto e da domani saranno operativi nella provincia di Oristano per il soccorso agli animali familiari feriti e/o coinvolti negli incendi, trasporto di animali familiari in difficoltà o feriti presso cliniche veterinarie, soccorso agli animali selvatici feriti e/o coinvolti negli incendi, trasporto di animali selvatici in difficoltà o feriti presso cliniche veterinarie o centri di recupero per la fauna selvatica o per altre eventuali necessità che dovessero emergere.

Secondo le prime stime, ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno spazzato via fienili, ulivi, capannoni e bestiame. Da un monitoraggio della Coldiretti sarebbero 20 mila gli ettari andati a fuoco a causa degli incendi scoppiati in Sardegna in questi giorni.

Un danno incalcolabile, che ha messo in ginocchio intere comunità e il loro tessuto produttivo e sociale, e che ha causato al prezioso patrimonio ambientale una ferita mortale. Interi boschi completamente distrutti, aziende e case devastate, un enorme numero di capi di bestiame morti nel rogo.

Ha tristemente dichiarato il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

Leggi anche: L’Italia che brucia per mano dell’uomo

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