Raffaello, il bambino che ripulisce la Senna con i magneti: ha già raccolto 7 tonnellate di rifiuti

Il piccolo ha dieci anni e una rara coscienza ambientalista. A Natale ha chiesto in regalo dei magneti, un gancio, una corda e dei guanti per ripulire il fiume della sua città. Tra le altre cose, dal Senna ha ripescato anche una baionetta del 1874.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Dall’inizio della sua impresa, il giovane Raffaello, 10 anni e una rara coscienza ambientalista vista la giovane età, ha già ripescato dalla Senna oltre 7 tonnellate di rifiuti. Armato di magneti, un gancio, una corda e dei guanti avuti in regalo per il Natale, come da lui desiderato, con l’aiuto di suo padre, Raffaello sta portando avanti la sua personale battaglia contro l’inquinamento.

Il fiume parigino dagli anni ’60, ormai, è stato considerato morto dal punto di vista biologico. Grazie ad alcune leggi e progetti di protezione ambientale negli anni si è un po’ ripreso, ma rimane comunque un fiume molto inquinato. Il piccolo Raffaello, da sempre sensibile alle tematiche sull’ambiente, ha così pensato di poter contribuire per migliorare la sua città.

Come un ambientalista sfrutta la forza dei megneti

Il piccolo Raffaello ha iniziato a raccogliere rifiuti verso la fine del 2019. Le 7 tonnellate già recuperate lungo il fiume e smaltite nei centri di riciclaggio, dunque, sono il frutto di un lavoro di pochi mesi. E in effetti, il fondo della Senna occulta una quantità di oggetti inimmaginabile. Raffaello e suo padre hanno recuperato di tutto: biciclette, batterie di auto, televisori, caldaie, carrelli, della spesa, un’urna funeraria, una motocicletta Yamaha e persino una baionetta del 1874. Ha spiegato il piccolo ambientalista:

Sistemato il magnete all’estremità di una corda con gancio, lo getto in acqua. Quando sentiamo che le cose si muovono, lanciamo l’artiglio, che è una specie di grande gancio che afferra una parte dell’oggetto e ci aiuta a tirare.

Leggi anche: Futuro verde di Parigi, un esempio per il mondo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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