Harry e Meghan come Diana e Dodi, sfiorata la tragedia a New York: paparazzi non ripetano l’orrore

Harry e Meghan hanno sfiorato un incidente a New York. La dinamica dell’inseguimento, da parte dei paparazzi, ricorda la scomparsa della mamma del principe, Lady D, morta a Parigi nel 1997.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Harry e Meghan. Dopo 25 anni dalla tragica scomparsa della principessa Diana e Dodi al-Fayed, in un incidente d’auto avvenuto mentre fuggivano dai paparazzi a Parigi, nel tunnel dell’Alma, una tragedia simile è stata sfiorata per il principe Harry, e sua moglie Meghan Markle.

Sono state due ore molto tese, che inevitabilmente hanno portato alla memoria del secondogenito della principessa del Galles quanto accaduto alla madre.

Harry e Meghan: la dinamica dell’inseguimento

Harry e Meghan si trovavano con la madre dell’ex attrice, Doria, allo Ziegfield Theatre, dove la duchessa è stata premiata dalla femminista Gloria Steinem per il suo attivismo a favore delle donne. Si tratta della prima apparizione pubblica di Harry, dopo l’incoronazione di re Carlo il 6 maggio scorso.

La coppia si è lasciata fotografare sia all’entrata sia all’uscita dell’evento. Quando dopo Harry e Meghan sono saliti a bordo di un Suv, sono stati coinvolti in un inseguimento da parte di paparazzi molto aggressivi. Hanno dovuto abbandonare l’auto per salire su un taxi “come ultimo disperato tentativo di seminare i fotografi”.

Una fonte vicino alla coppia ha dichiarato al New York Post: “Hanno evitato per un soffio di esser coinvolti in un grave tamponamento a catena”. Il portavoce di Harry e Meghan ha dichiarato che l’inseguimento è durato oltre due ore, e ha provocato diverse collisioni che hanno coinvolto auto, pedoni e due agenti della polizia.

Harry e Meghan inseguiti dai paparazzi come Diana e Dodi

La vicenda, per le evidenti analogie, fa ripensare a quando Lady Diana perse la vita in un incidente automobilistico mortale, il 31 agosto 1997, con Dodi al-Fayed. Al riguardo Harry ne ha parlato anche nella sua biografia ‘Spare’, dove ha lasciato intendere che la madre sia morta proprio a causa dei paparazzi.

Anche precedentemente, in una intervista al canale britannico Itv news, il secondogenito di Re Carlo III aveva dichiarato di essersi recato personalmente nel tunnel dell’Alma, specificando quanto fosse impossibile perdere il controllo dell’auto essendo “un tunnel corto, senza passaggi particolari”. La sua rabbia contro la stampa si è poi acuita per le vicende personali riguardanti il modo in cui i tabloid britannici si sono accaniti contro la moglie Meghan, portando la questione fino in tribunale.

In dicembre la coppia aveva espresso le proprie preoccupazioni per la propria sicurezza anche in una docuserie co-prodotta con Netflix. Il principe, mentre scorrevano sullo schermo immagini della madre Diana, aveva confidato:

Ero terrorizzato. Non volevo che la storia si ripetesse.

A cui gli aveva fatto eco la moglie: “Capii che nessuno mi avrebbe protetto.

Harry e Meghan: le parole del principe contro i paparazzi

In un’intervista alla BBC per il documentario “Diana, 7 Days” il principe Harry, parlando dell’atteggiamento che i paparazzi hanno sempre adottato nei confronti di Lady Diana, ha utilizzato parole molto forti, che denotano quanta rabbia vi sia ancora nei loro riguardi. Li ha definiti “un branco di cani” che perseguitavano costantemente sua madre. Nell’intervista commenta così:

Ogni volta che usciva c’era un branco di persone che la aspettava.

Voglio dire un branco di cani, che la seguivano, la inseguivano, la molestavano, la chiamavano per nome, le sputavano addosso, cercando di ottenere una reazione, di ottenere quella foto in cui lei si infuriava.

Leggi anche: Lady Diana, la principessa del popolo: “Dopo 24 anni il mito continua a ingigantirsi”

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Michela Sacchetti
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