Russia, sciolto un altro gruppo per i diritti umani: la sentenza del Tribunale di Mosca

Un tribunale di Mosca mercoledì ha accolto la richiesta di chiudere un'altra importante organizzazione per i diritti umani nel mezzo di una vasta repressione dei gruppi per i diritti russi, dei media indipendenti e dei sostenitori dell'opposizione

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Un altro gruppo per i diritti umani chiuso. Un tribunale di Mosca mercoledì ha accolto la richiesta di chiudere un altro importante gruppo per i diritti umani, una strategia che rientra nel mezzo di una vasta repressione dei gruppi per i diritti russi, dei media indipendenti e dei sostenitori dell’opposizione, attuata dal governo i Putin.

Lo storico gruppo per i diritti umani Memorial Human Rights Center sciolto dopo la sentenza di un tribunale

Lo storico gruppo per i diritti umani Memorial Human Rights Center sciolto dopo la sentenza di un tribunale

La decisione del tribunale della città di Mosca di chiudere lo storico gruppo per i diritti umani il Memorial Human Rights Center è arrivata il giorno dopo che la Corte suprema russa ha revocato lo status legale della sua organizzazione gemella, Memorial, un gruppo per i diritti umani che ha ottenuto il plauso internazionale per i suoi studi sulla repressione politica in Unione Sovietica.

Le autorità russe avevano precedentemente dichiarato entrambe le organizzazioni come “agenti stranieri”, una designazione che ha portato a infiniti controlli da parte del governo. I pubblici ministeri hanno presentato una petizione per chiudere i gruppi il mese scorso, sostenendo che avevano ripetutamente violato i regolamenti che li obbligavano a identificarsi come agenti stranieri in tutti i contenuti che mettevano in atto.

Il Memorial e il Memorial Human Rights Center hanno respinto le accuse in quanto politicamente immotivate.

Abbiamo detto fin dall’inizio che la legge ‘agenti esteri’, non è lecita, e non va emendata ma solo abolita perché è stata concepita con l’obiettivo di strangolare la società civile

Oggi ne abbiamo ricevuto un’altra prova, ha detto nella giornata di ieri davanti al Tribunale di Mosca, Alexander Cherkasov, presidente del consiglio di amministrazione del Memorial Human Rights Center.

Le sentenze per chiuderli hanno suscitato una diffusa indignazione pubblica, con folle di sostenitori che si sono presentate nei tribunali martedì e mercoledì nonostante il gelo.

Entrambe le organizzazioni di Memorial hanno promesso di appellarsi alle sentenze che revocano il loro status legale. In una dichiarazione martedì, Memorial ha promesso di “trovare modi legittimi per continuare il nostro lavoro”.

Diversi alti funzionari statunitensi ed europei hanno condannato la decisione di martedì di chiudere il Memorial come un attacco alla società civile russa.

Amnesty International ha definito la sentenza di mercoledì per la chiusura del Memorial Human Rights Center “l’ennesimo colpo al movimento della società civile russa dopo anni di implacabili attacchi”.

Negli ultimi mesi, le autorità russe hanno fatto pressione su gruppi per i diritti umani, media e singoli giornalisti, attaccando decine di agenzie e gruppi stranieri. Alcuni sono stati dichiarati “indesiderabili”, un’etichetta che mette fuorilegge le organizzazioni in Russia, o sono stati addirittura accusati di legami con gruppi “indesiderabili”, e molti sono stati costretti a chiudere o a sciogliersi per prevenire ulteriori procedimenti giudiziari.

Sabato, le autorità hanno bloccato il sito web di OVD-Info, un importante gruppo di assistenza legale che si occupa di arresti politici. Il governo ha esortato le piattaforme di social media a chiudere i suoi account dopo che un tribunale ha stabilito che il sito web conteneva materiali che “giustificano azioni di estremisti e gruppi terroristici”. Il gruppo ha respinto le accuse in quanto politicamente corrette.

Martedì le autorità della città di Mosca hanno notificato un avviso di sfratto a un altro importante gruppo per i diritti umani. Il Comitato di assistenza civica, che assiste rifugiati e migranti in Russia, ha affermato che i funzionari hanno consegnato all’organizzazione un documento che annulla l’accordo che consente l’uso dello spazio senza compensazione e hanno ordinato di sgomberare entro un mese.

“Noi continueremo a combattere”, ha affermato la presidente del gruppo per i diritti umani, Svetlana Gannushkina.

Negli ultimi anni diverse organizzazioni non governative russe sono passate a operare come entità informali per evitare di essere colpite da leggi restrittive.

Leggi anche: La Russia accusa la Nato: “Vogliono schierare missili nucleari in Europa”

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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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