Green Pass obbligatorio dal 26 luglio: “Covid declassato a influenza se ci vacciniamo tutti”

Green Pass obbligatorio dal 26 luglio: ecco cosa potrebbe cambiare. Locatelli parla di "strategia inevitabile", mentre l'immunologo Abrignani è tornato a sottolineare l'importanza del vaccino in questa fase.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Quello del Green Pass obbligatorio è un tema divisivo. Negli ultimi giorni, forze politiche, Regioni e opinione pubblica si sono espressi sulla questione, che si è presto polarizzata: da un lato c’è chi si oppone ritenendo tale imposizione un oltraggio alla libertà (Lega, FdI), dall’altro chi crede che tale misura sia necessaria per contenere i contagi da Covid-19 (Pd, FI), specie con la diffusione irrefrenabile della Variante Delta (che è il 60% più trasmissibile di quella Alpha).

Con tutta probabilità le decisioni ufficiali di Palazzo Chigi arriveranno martedì prossimo. Nel frattempo, il Governo, coadiuvato dal Cts, sta tentando di risolvere il problema dei focolai di ex-indiana puntando sulla campagna vaccinale, in particolare sull’immunizzazione di quelle fasce di popolazione ancora indecise e restie a farsi inoculare il siero. L’altra arma, appunto, potrebbe essere rappresentata dall’estensione dell’utilizzo della certificazione verde. Ecco cosa potrebbe accadere.

Green Pass obbligatorio per bar e ristoranti: le sanzioni per chi non rispetterà le regole

Green Pass obbligatorio per bar e ristoranti: le sanzioni per chi non rispetterà le regole

Se prima si parlava di una via italiana meno radicale di quella adottata in Francia dal Presidente Macron, adesso l’ipotesi è che il Green Pass diventi obbligatorio per entrare in bar e ristoranti (sicuramente in quelli al chiuso). Nel caso in cui tale provvedimento non venga rispettato dai gestori, si rischia la sanzione: chiusura per cinque giorni e multa fino a 400 euro per gli avventori. La certificazione verde servirà per andare a teatro, al cinema, al museo, per partecipare a concerti o eventi nelle discoteche (quando riapriranno, anche se molte, nel frattempo, hanno già aperto illegalmente), oltre che per accedere a piscine, palestre e stadi.

Il Green Pass sarà fondamentale anche per prendere treni, navi e aerei a lunga percorrenza, mentre sembra escluso l’obbligo per salire su autobus e metropolitane. Insomma, la certificazione verde diverrà la conditio sine qua non per viaggiare e vivere la stagione estiva in completa tranquillità e libertà. E per ottenerla, non basta una dose: è necessario concludere il ciclo vaccinale con la seconda. In alternativa, fanno accedere al Green Pass anche il tampone (fatto nelle 48 ore precedenti) e la certificazione di avvenuta guarigione dal virus.

Green Pass obbligatorio, Locatelli: “Strategia inevitabile”

Stando al Corriere della Sera, il provvedimento sul Green Pass obbligatorio della cabina di regia, la cui riunione è prevista per il prossimo martedì, potrebbe entrare in vigore già dal 26 luglio. L’obiettivo è quello di mantenere l’Italia tutta in zona bianca almeno fino a ferragosto, evitando in questo modo ulteriori chiusure ai danni delle attività economiche. E per farlo, la chiave è vaccinare. Come ha affermato a La Repubblica il Presidente dell’Iss Franco Locatelli, che ha detto:

Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato vaccinale, è una strategia inevitabile.

A titolo personale , dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei risotranti. Chi esita ad entrare nei ristoranti lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso solo persone col certificato.

Green Pass obbligatorio, Abrignani: “Correre a vaccinarsi se non si è immunizzati”

Green Pass obbligatorio, Abrignani: "Correre a vaccinarsi se non si è immunizzati"

Alle parole del Presidente dell’Iss hanno fatto eco quelle dell’immunologo Sergio Abrignani, sostenitore dell’obbligo vaccinale che, sempre a La Repubblica, ha sottolineato come l’emergenza non sia ancora finita e ha detto:

Bisogna correre a vaccinarsi se non lo abbiamo ancora fatto, essere accorti nei comportamenti e nel programmare le nostre vacanze per non esporci al rischio di ritrovarsi in situazioni difficili da gestire.

L’esperienza di Paesi dove la variante Delta ha preso a diffondersi un mese prima dell’Italia ci indica che il Covid potrebbe essere declassato a un’influenza con un semplice gesto. Se tutta la popolazione si sbrigasse a vaccinarsi il rischio di piangere altri morti diventerebbe insignificante.

Leggi anche: Pericolo zona gialla: quali le Regioni più a rischio. Speranza: “Cambiare gli indicatori”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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