Governo Meloni, alle 11 la fiducia alla Camera: “Un patto per 5 anni”

Dopo la cerimonia della campanella con Mario Draghi, la nuova premier, alle 11, dovrà recarsi a Montecitorio per ottenere la fiducia.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Dopo la cerimonia della campanella con Mario Draghi e l’esordio internazionale col faccia a faccia con Emmanuel Macron, oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà alla Camera per le dichiarazioni programmatiche del Governo. Alle ore 12.30, poi, si recherà al Senato per la consegna del testo. Al termine del dibattito generale, infine, la premier terrà l’intervento di replica.

Meloni affronterà i temi caldi del nostro presente: dalla guerra in Ucraina al prezzo del gas, dall’Ue ai diritti, presentando il suo Governo “fortemente politico”, che ha l’ambizione di durare per 5 anni. Il gioco è cominciato: ora, per la prima donna a capo dell’esecutivo è il momento di mostrare “come dare seguito concreto e attuazione agli impegni”.

Come si svolgerà

Meloni trascorre la vigilia del voto di fiducia lontana da Palazzo Chigi, preparando il suo “manifesto programmatico” lontano dalle telecamere. L’appuntamento è alle 11 a Montecitorio, quando la presidente si presenterà in Parlamento, dove può contare su una maggioranza solida.

Qui farà un discorso “di ampio respiro”, che toccherà tutte le questioni fondamentali: la condanna della Russia per la guerra in Ucraina, i rapporti con l’Europa, le ricette economiche anticrisi. Non mancherà di dedicare un passaggio alle donne, alla diversa denominazione dei ministeri chiave (sicurezza energetica, sovranità alimentare, natalità, merito, made in Italy), al proseguimento di dossier centrali.

meloni

La guerra del gas

Come ha ribadito più volte, la postura internazionale dell’Italia resterà saldamente ancorata all’asse euro-atlantico: niente passi indietro sul sostegno all’Ucraina. Ma la partita più complicata e urgente resta quella del gas.

È qui che si respirerà un atteggiamento di continuità con il Governo Draghi. Non a caso, Roberto Cingolani resterà come consigliere di questo esecutivo. A Bruxelles, inoltre, si continuerà a chiedere il tetto al prezzo del gas. Probabilmente, il primo impegno concreto del nuovo Governo sarà un nuovo decreto bollette. Successivamente, bisognerà affrontare in tempi record la scrittura della prima manovra.

“Massimo impegno” da parte del Governo

La premier, non nascondendo le difficoltà all’orizzonte, assicurerà il “massimo impegno” per il Paese. Con l’Ue, inoltre, ci sarà collaborazione, ma la stella polare sarà l’interesse nazionale.

Sarà ribadito, infine, che, ora più che mai è il momento della responsabilità, in primis della maggioranza, ma anche delle opposizioni, al fine di affrontare le sfide più insidiose del nostro presente.

Leggi anche: Meloni primo Cdm: “Uniti per affrontare le emergenze”

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