Giulia Cecchettin, ‘Una città che scrive’ le dedica la nona edizione del premio letterario

Giulia Cecchettin, viene a lei dedicata una sezione del premio letterario Una Città Che Scrive: "Invitiamo i partecipanti, e non solo, a riflettere sul tema della violenza di genere".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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In ricordo di Giulia Cecchettin. L’Associazione di Casalnuovo di Napoli Una città che… ha appena pubblicato il bando della nona edizione del premio letterario Una città che scrive. Quest’anno è stata istituita una sezione unica, intitolata Meglio amarsi e dedicata a Giulia Cecchettin, per sensibilizzare i partecipanti, ma non solo, ad affrontare il tema della violenza di genere e del femminicidio.

Ecco cosa ha affermato a tal proposito Giovanni Nappi, ideatore del concorso: Questa nuova edizione del concorso letterario vuole donare ai partecipanti, e a tutti coloro che leggeranno l’antologia che pubblicheremo, un momento di riflessione su un tema cruciale, quale quello del femminicidio, lanciando un forte e chiaro messaggio contro la violenza sulle donne”.

Come funziona il concorso che ha dedicato una sezione speciale a Giulia Cecchettin?

Al concorso letterario indetto dall’Associazione Una Città Che… in collaborazione con il piccolo Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi e con il Parco delle Chiocciole si potrà partecipare inviando una poesia o anche un racconto breve.

Inoltre, sebbene la premiazione si svolgerà a Casalnuovo di Napoli presso il Parco delle Chiocciole, il concorso è aperto a tutti, a livello nazionale, senza limiti di età e nemmeno di termini di battute o righe, eccetto i racconti brevi, la cui lunghezza non dovrà superare le 10 pagine. Infine, la candidatura potrà essere inviata entro e non oltre il 20 maggio 2024 tramite mail.

Cosa accadrà il 5 marzo?

giulia cecchettin e sua sorella elena

La notizia della pubblicazione del bando del premio letterario Una Città Che Scrive, con una sezione in memoria di Giulia Cecchettin, arriva qualche giorno prima dell’uscita del libro Cara Giulia. Quello che ho imparato da te. Il prossimo 5 marzo, infatti, sarà disponibile in tutte le librerie l’opera a cura del papà della 22enne uccisa dal suo ex fidanzato.

Gino Cecchettin, scive a quattro mani con Marco Franzoso ― autore de Il bambino indaco e L’innocente ―, edito da Rizzoli. Si tratta di una lunga lettera in cui ci si interroga su quanto l’ombra del patriarcato sia ancora presente nella nostra società.

Con un appello alle istituzioni, ai genitori e a tutti i ragazzi, si invita a fare rumore, desiderio più volte espresso dalla sua secondogenita, Elena, analizzando alcuni temi come il rispetto reciproco, la comprensione e il possesso:

Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia.

Ma non sei più solo questo.

Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti.

E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande.

Non solo Gino Cecchettin. Anche la nonna di Giulia, la scrittrice Carla Gatto, aveva annunciato di voler scrivere un libro dedicato a sua nipote lo scorso dicembre: “Ricorderò la mia Giulia. Lei era il nostro sole, aveva tante cose belle davanti da realizzare davanti a sé. La mia prossima opera sarà a lei intitolata“.

Leggi anche: Un tema d’italiano su Giulia Cecchettin: studentessa denuncia stupro subìto

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