Giornata mondiale del diabete: cause e campanelli d’allarme nei bambini

Oggi, 14 novembre, è la giornata mondiale del diabete, malattia che non fa sconti neanche ai bambini. Vediamo quali sono i sintomi e i nuovi strumenti per combatterla.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
spot_img

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete, malattia cronica che non fa sconti sulle sue forme e sull’età dei pazienti. La data corrisponde al giorno della nascita del professor Banting, che assieme al suo allievo Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando la storia dei malati di diabete mellito, permettendone la sopravvivenza.

Per l’anno 2020, il tema della giornata, scelto, dall’International Diabetes Federation, è l’accesso alle cure per tutti: milioni di persone nel mondo, infatti, non riescono a ottenere le terapie disponibili.
Pertanto l’obiettivo è incentivare i Governi a investire di più nella cura, nella prevenzione e nella diagnosi precoce. Con l’obiettivo di sensibilizzare anche l’opinione pubblica, in occasione della giornata mondiale del diabete verranno messe in atto diverse iniziative: monumenti ed edifici storici si coloreranno di blu per attirare l’attenzione delle comunità sul problema.

Giornata mondiale del diabete: dati e numeri

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato il diabete come priorità globale per tutti i sistemi sanitari. Nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. Secondo dati forniti dal Ministero della Salute, in occasione della giornata mondiale del diabete:

  • in Italia, in base ai dati Istat del 2020, si stima una prevalenza del diabete pari a circa il 6% della popolazione, che corrisponde a oltre 3 milioni e mezzo di persone.
  • ll diabete di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è i più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete.
  • Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, rappresenta circa il 10%.
  • Nel biennio 2020-2021, secondo i dati del Sistema di sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità, poco meno del 5% della popolazione adulta di 18-69 anni ha riferito una diagnosi di diabete
  • La prevalenza di diabetici cresce con l’età (è il 2% tra le persone con meno di 50 anni e sfiora il 9% fra quelle di 50-69 anni).
  • Il diabete è più frequente fra gli uomini che fra le donne (5,1% vs 4,2%).

Il diabete nei bambini

La prevenzione primaria del diabete di tipo 2 si identifica con la promozione di stili di vita corretti: l’adozione di uno stile di vita sano e attivo può prevenire fino all’80% dei casi. Nel diabete di tipo 1 la prevenzione, invece, consta della diagnosi precoce.

Mentre il diabete di tipo 2, che è la forma più comune, si manifesta solitamente dopo i 30-40 anni, associata a diversi fattori di rischio, il diabete di tipo 1 insorge generalmente nell’infanzia o nell’adolescenza. Si tratta di una malattia definita autoimmune per via del meccanismo alla base, cioè un processo di distruzione ad opera di autoanticorpi delle cellule del pancreas che producono insulina, ormone che svolge un ruolo fondamentale nel mantenere normale la concentrazione di zucchero nel sangue.

Giornata mondiale del diabete: i sintomi nei bambini

La presenza di uno o entrambi i genitori con diabete di tipo 1 è il primo campanello d’allarme. Ma ci sono altri segnali a cui prestare attenzione, non solo in occasione della ricorrenza della giornata mondiale del diabete:

  • La poliuria, ovvero l’aumento della quantità di urine e della frequenza delle minzioni.
  • La polidipsia, ovvero la sete eccessiva con aumento dell’assunzione di liquidi.
  • La polifagia, l’aumento della fame.
  • Nei casi più gravi, stati confusionali, alterazione di alcune funzioni mentali e coma chetoacidosico.

Terapie e nuove tecnologie a disposizione

Per monitorare e tenere sotto controllo il diabete di tipo 1 esiste una terapia, cioè quella insulinica. L’insulina deve essere somministrata ai bambini più volte al giorno mediante una iniezione sottocutanea, di solito effettuata con iniettori a penna. Tuttavia, le nuove tecnologie stanno dando man forte alla cura del diabete, tese a semplificare e normalizzare la vita dei pazienti nella gestione della malattia.

Un’altra modalità di somministrazione è, a tal proposito, il microinfusore, una pompa di infusione continua, che infonde nel tessuto sottocutaneo insulina 24 ore su 24. In tempo reale, poi, si ricevono, sul telefono cellulare, informazioni sull’andamento della glicemia. Proprio lo scorso settembre, infine, è stato presentato in Italia mylife Loop, il primo sistema interoperabile e completamente smartphone-based, approvato per l’erogazione automatizzata di insulina.

Leggi anche: Al San Raffaele primo bimbo in Italia cammina grazie a un esoscheletro

spot_img

Correlati

Caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, è stata pratica commerciale scorretta”

Il Codacons annuncia in una nota che la giudice della prima sezione del Tribunale...

Pierfrancesco Veronesi vince l’oro ai Campionati di Fisica: “Ha battuto 34.000 studenti”

Pierfrancesco Veronesi è il giovane studente del Liceo Scientifico Francesco Severi di Frosinone che...

L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta "Ansa"...
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
spot_img