Giornata Mondiale Contro Omofobia. Mattarella: “Non c’è uguaglianza con le discriminazioni”

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Oggi 17 maggio è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Perché si celebra oggi? Perché proprio il 17 maggio del 1990 l’omosessualità fu rimossa come malattia dall’Organizzazione mondiale della sanità. Moltissimi i passi avanti fatti in trentanni, fino a pochi anni fa ancora ci si sentiava costretti a nascondere le proprie relazioni per paura di non essere accettati.

Lo Stato deve garantire l’espressione della personalità di tutti

Ma sono tanti ancora i passi da fare in Italia e in Europa sono ancora molto presenti le discriminazioni. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato:

Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale.

Aggiunge il Presidente in merito al ruolo dello Stato:

È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé.

Premier Conte: “Discriminazioni sono contrarie alla Costituzione”

Anche Conte ha rafforzato il pensiero di Mattarella ribadendo i diritti espressi nella Costituzione Italiana:

Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale. Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale.

Leggi anche: Liberazione, Mattarella da solo e con la mascherina all’Altare della Patria

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