Geolier: c’è del razzismo dietro i fischi a Sanremo e cosa lo ha fatto davvero vincere

La vittoria di Geolier, nella serata Cover a Sanremo, provoca lo sdegno del pubblico in sala, che reagisce fischiando. Ma cosa lo ha portato a raggiungere il primo posto e la reazione del pubblico può essere assimilata a una espressione di razzismo?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Ieri sera a Sanremo, durante la serata Cover, abbiamo assistito a un momento imbarazzante e poco elegante. Dopo la lettura della classifica serale, che assegnava il primo posto a Geolier, sono partiti, da parte del pubblico presente in sala, dei fischi, in segno di protesta.

Alla platea non è piaciuto il fatto che Angelina Mango non abbia ottenuto il primo posto, dopo la struggente interpretazione di “La rondine”, brano cantato del padre, scomparso tragicamente proprio mentre si stava esibendo sul palco.

Geolier, dal canto suo, ha espresso tutto il suo rammarico e dispiacere. Ecco quanto da lui dichiarato sull’esperienza vissuta:

I fischi? È stato bruttissimo in realtà, io mi sono preparato un sacco, ho fatto di tutto per portare questi tre mostri, poi vincere e salire sul palco con le persone che fischiano.

È stata l’esperienza più brutta della mia vita.

Geolier: cosa si nasconde dietro i fischi?

geolier

Ma c’è dell’altro a nascondersi dietro i fischi ricevuti da Geolier? Forse perché si tratta di un giovane che canta rap e per giunta in napoletano. C’è addirittura chi parla di razzismo, come Enrico Varriale, giornalista e conduttore napoletano, ex vice direttore di Rai Sport, il quale ha così commentato le critiche dell’Ariston a Geolier:

La sua cover non era la migliore, per me meglio Annalisa e Ghali, ma Geolier al Festival si sta confermando un numero 1 della scena musicale.

I fischi della platea dell’Ariston, alla sua vittoria, mostrano un inaccettabile snobismo che sfiora il razzismo.

Dello stesso parere anche Selvaggia Lucarelli la quale ha scritto così su X: “Non credo che Geolier meriti il nostro sdegno più di altri. Per niente. Credo che ci sia un bel po’ di razzismo interiorizzato nei confronti di un pezzo di paese che non riconosciamo come reale, degno di essere supportato e rappresentato, capace di sostenere i suoi ‘eroi’ con una partecipazione massiccia, che sa di competizione, orgoglio e riscatto, sa di quel campanilismo che è forza e debolezza.

Può non sembrarci giusto ma non è che se un anno gli invasati tele voto sono i fan di Emma va bene, se sono i fan di Geolier che schifo e giù di fischi”. Prosegue poi la blogger, sottolineando un aspetto interessante: “Applaudiamo Ghali che canta ‘io sono un italiano vero’ (giustamente) e poi i primi posti di Geolier ci fanno storcere il naso perché ‘eh i napoletani’ lo hanno votato”.

Se si trattasse davvero di razzismo questo diverso modo di trattare Ghali e Geolier mostrerebbe tutta la contraddizione del nostro Paese, che nella realtà è bel diverso da come vuole mostrarsi, assumendo solo posizioni di circostanza su determinati temi.

Perché sarebbe colpa di Amadeus se Geolier vince la serata Cover?

Premesso che quasi tutti parlano dell’esibizione di Angelina Mango come un capolavoro, allora viene da chiedersi come mai non sia stata lei a raggiungere il primo posto nella classifica.

Potrebbe essere la conseguenza dei cambiamenti nella giuria. C’è chi critica Amadeus per aver eliminato la giuria degli esperti e degli orchestrali favorendo di fatto il televoto. Quello che si è consumato sul palco di Sanremo ieri non sarebbe nient’altro che la conseguenza dell’aver eliminato la giuria degli esperti. Senza la giuria di qualità “non è più Sanremo ma Festivalbar” scrive Fanpage.

Cosa ha fatto vincere davvero Geolier?

Di conseguenza se si dà al pubblico un certo potere, quest’ultimo se lo prende. Ed è quello che è accaduto ieri sera portando alla vittoria di Geolier. A descrivere quello che nei fatti è accaduto ci pensa Selvaggia Lucarelli:

Ci sono due questioni diverse che lo riguardano: il marketing aggressivo fatto di video sul come votare con 5 sim diverse, i suoi giri nelle scuole campane prima di partire per Sanremo, voci su un’organizzazione capillare per votarlo e poi l’aereo privato, l’entourage di decine di persone e tutto quello che magari non lo rende particolarmente simpatico, ma che fino a prova contraria è legittimo.

La blogger sottolinea, inoltre, come il cantante sia “un tormentone su tiktok e un fenomeno su Spotify” e che il suo album con quello di Lazza sia tra i più venduti nel 2023. Si tratta quindi di un artista amato. Forse la sua performance non era da primo posto, ma indubbiamente è supportato da una solida fanbase, che in termini di voti ha avuto un peso determinante.

Leggi anche: Geolier dedica il brano a Sanremo a un ragazzo scomparso per un tumore: “È per te, Daniele”

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