Energia solare in aeroporto, il fotovoltaico prende il volo

A Torino l'aeroporto di Caselle si ammanta di pannelli solari, mentre Fiumicino si prepara ad accogliere il più grande parco fotovoltaico d'Europa in uno scalo aeroportuale entro il 2024.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Mentre a Torino l’aeroporto di Caselle ha recentemente segnato un primato in Italia per numero di pannelli solari installati sul tetto, Fiumicino si prepara ad accogliere il più grande impianto fotovoltaico d’Europa in uno scalo.

Sulla scia della transizione energetica, l’implementazione di impianti solari negli aeroporti italiani sottolinea l’impegno nell’adozione di approcci sostenibili e innovativi che siano vantaggiosi per le attività aeroportuali e per l’ambiente.

A cosa serve il fotovoltaico in aeroporto?

fotovoltaico in aeroporto

Com’è noto, i pannelli fotovoltaici sono in grado di raccogliere l’energia proveniente dalla radiazione solare per convertirla in elettricità in modo pulito e rispettoso della natura.

Un aeroporto è una struttura altamente energivora, poiché al suo interno si svolgono innumerevoli attività che riguardano i passeggeri, i dipendenti, i macchinari, le comunicazioni e così via.

Ciò comporta anche una grande emissione di anidride carbonica che può essere ridotta usando risorse rinnovabili, come il fotovoltaico.

Di certo la quantità e la qualità degli impianti installabili in un aeroporto devono contare su investimenti enormi, che tuttavia si ammortizzano nel tempo, facendo ridimensionare sensibilmente i costi di gestione.

Ma c’è di più: essendo un luogo molto frequentato, lo scalo rappresenta anche una vetrina per la sostenibilità e la responsabilità sociale delle aziende che investono in questo tipo di operazioni.

La manutenzione e il monitoraggio degli impianti fotovoltaici aeroportuali, poi, contribuiscono alla creazione di posti di lavoro per tutta la comunità.

Infine, poiché la maggior parte degli aeroporti dispone di campi e grandi spazi inutilizzati accanto alle piste, parcheggi coperti, magazzini, hangar ecc., l’installazione di parchi solari in queste aree permette non solo di produrre più energia e quindi soddisfare fette più cospicue di fabbisogno energetico, ma anche di ridurre lo “spreco” di terra

Torino-caselle, un campo da calcio di fotovoltaico

6.454 metri quadri coperti da 3.651 pannelli solari: questi i numeri dell’impianto installato sui tetti del terminal passeggeri, dell’area tecnica e dell’edificio del Baggage Handling System dell’aeroporto Caselle, inaugurato lo scorso 11 luglio a Torino.

L’iniziativa, costata 2 milioni di euro da ammortizzare in 7 anni secondo le stime, è stata portata a termine in meno di un anno dalla gara d’appalto, ricevendo il plauso dell’Enac che riconosce l’unicità di Torino-Caselle in Italia, anche perché eviterà l’emissione di ben 406 tonnellate di CO2 all’anno.

L’impianto di nuovissima generazione, con una longevità prevista di 40 anni, soddisferà il 12% del fabbisogno energetico dell’aeroporto, generando circa 1585 MWh di energia, raggiungendo picchi del 60% di copertura nelle giornate di sole.

I pannelli scelti sono tra i migliori sul mercato, dovendo resistere a sollecitazioni di diversa natura, come spostamenti di masse d’aria e precipitazioni, ed essendo realizzati in modo che non si verifichi il fenomeno di abbagliamento, caratteristica indispensabile per evitare pericoli agli aerei in arrivo o in partenza dallo scalo.

L’impresa di sostenibilità non è isolata: sempre a Caselle lo scalo piemontese è stato dotato di un’ambulanza completamente elettrica, tra le prime in Europa in aeroporto. L’intenzione della presidenza è infatti quella di sostituire rapidamente tutti i mezzi aeroportuali con veicoli full electric per ridurre ancora di più l’utilizzo di combustibili fossili.

I passeggeri potranno anche avere un’idea tangibile dei miglioramenti in atto attraverso la proiezione in tempo reale su appositi monitor della quantità di energia prodotta e di CO2 risparmiata in ogni istante.

In arrivo a Fiumicino il più grande impianto fotovoltaico aeroportuale europeo

Nel frattempo il principale scalo della Capitale, il Leonardo da Vinci di Fiumicino, si prepara a una vera e propria rivoluzione, che sarà realizzata da Enel X in collaborazione con Circet Italia SpA entro la fine del 2024.

Si tratta del più grande impianto fotovoltaico aeroportuale su suolo europeo, che vedrà, è proprio il caso di dirlo, la luce nell’area adiacente alla pista 3, coprendo una superficie di 340.000 metri quadrati.

Per dare qualche numero, l’impianto sarà formato da 55.000 pannelli solari di ultima generazione, farà risparmiare 11.000 tonnellate di anidride carbonica, equivalenti a 100.000 alberi di nuova piantumazione, produrrà 32GWh all’anno con un potenza di 22 MWp e avrà un impianto di accumulo di 10 MWh creato a partire da batterie usate di veicoli elettrici.

Leggi anche: Expo 2030: a Roma il più grande parco solare urbano al mondo

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