Fiorella Mannoia cambia ora il testo della sua canzone: “Ti diremo ancora un altro no”

Dopo il caso di Giulia Cecchettin, Fiorella Mannoia ha deciso di cambiare quel verso di Quello che le donne non dicono che non l'ha mai convinta: "Ho dovuto cambiare il finale, perché era giusto".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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“Ma non saremo stanche neanche quando, Ti diremo ancora un altro… no”. Fiorella Mannoia ha da poco deciso di cambiare un verso di una delle sue canzoni più famose, “Quello che le donne non dicono”.

Durante la sua ultima esibizione durante il concerto all’EuropAuditorium di Bologna ha trasformato quella frase, dando un forte messaggio all’opinione pubblica, non solo a livello musicale.

Quel verso del brano, come ha rivelato a “Repubblica”, non l’ha mai convinta: “È un brano a cui sono molto legata, ma ho deciso di cambiare il finale perché era giusto. Dicevo sempre ‘Ti diremo ancora un altro sì’, ma non è mica sempre vero”.

“Quello che le donne non dicono”, di cosa parla la canzone?

“Quello che le donne non dicono” è un brano che racconta la forza delle donne che non vanno via anche se leggono con le lacrime agli occhi “certe lettere d’amore”. E non vanno via, “Ma nascondiamo del dolore, Che scivola, lo sentiremo poi”.

Fiorella Mannoia spiega: “Siamo così, È difficile spiegare, Certe giornate amare, lascia stare, Tanto ci potrai trovare qui, Con le nostre notti bianche“. Le altre due strofe avrebbero detto: “Ma non saremo stanche, neanche quando, Ti diremo ancora un altro sì”.

Adesso, invece, questa parte assume totalmente un altro significato: incoraggia le donne a non smettere mai di lottare, e ripetere fortemente la loro negazione, quando, davanti a loro, c’è un uomo violento. Mai la violenza, ma, come continua Fiorella Mannoia, “nelle serate tempestose, Portaci delle rose, Nuove cose”.

Fiorella Mannoia: “Non diciamo sempre di sì, siamo libere di dire di no”

“Quello che le donne non dicono” è una canzone cui, per la stessa ammissione della cantante romana, tiene moltissimo:

Mi piace molto questo brano ed è stato scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone e che ho portato a Sanremo nel 1987. Adesso ho deciso di cambiare il finale.

La cantavo e pensavo: non è mica detto che diciamo sempre di sì, perché danno per scontato che dobbiamo dire un sì? Potrebbe anche essere un forse, o magari anche un no.

E quando una donna dice di no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è sempre un no.


E spiega qual è, secondo lei, il motivo per cui questo fenomeno continua a perpetuarsi:

Purtroppo leggendo le cronache ci si rende conto che la violenza sulle donne sembra essere una cosa che non trova soluzione, anzi pare che le cose stiano peggiorando e oggi.

Stiamo comprendendo sempre di più l’entità e la dimensione di questo fenomeno.

Credo che la scintilla di quest’ultimo è sempre lo stesso movente.

Perché c’è sempre un uomo che non accetta la volontà di una donna.

Fiorella Mannoia dalla parte delle donne: “Dobbiamo cambiare mentalità”

Fiorella Mannoia si schiera da sempre da parte delle donne, in particolare con il concerto a scopo benefico Una, Nessuna, Centomila, che ogni anno raccoglie i fondi che sono destinati ai centri anti-violenza. Dopo il ddl Roccella e dopo Papa Francesco che questa mattina in un’udienza ha parlato a proposito dell’educazione dei giovani, ecco cosa ne pensa Fiorella Mannoia di questo tema caldo:


Per cambiare mentalità dovremmo cominciare a parlare nelle scuole già ai bambini delle elementari, che sono più ricettivi, per insegnare il rispetto reciproco, nei confronti delle donne, del diverso, in generale per insegnare il rispetto umano.

Va abolita l’abitudine di colpevolizzare le vittime e di giustificare il carnefice.

C’è ancora molto da fare, ed è un percorso che possiamo fare solo tutti insieme, perché siamo tutti vittime di stereotipi.

Leggi anche: Paola Cortellesi: “Un affetto travolgente per il mio film, celebro le donne e la loro forza”

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