Chi è la figlia di Mauro Corona? Forse non tutti sanno che lo scrittore e alpinista – noto al grande pubblico per le ospitate nel programma di Bianca Berlinguer – ha una figlia, Marianna, che oggi ha 44 anni e che ha attraversato un momento molto difficile dopo che le era stato trovato un cancro al colon, diagnosticatole a 38 anni.
Lei stessa ha raccontato la sua esperienza in un libro, “Fiorire tra le rocce”, titolo che riassume il messaggio finale dell’opera, che invita a riflettere su come – anche da un terreno impervio – possano comunque germogliare fiori.
Marianna, la figlia di Mauro Corona, e la malattia
In verità, la figlia di Mauro Corona non aveva imparato subito a convivere con quel brutto male. All’inizio, il sentimento è stato di rifiuto totale: la donna si era chiusa in se stessa, non sapendo più cosa fare del suo presente. In breve, Marianna aveva sottovalutato completamente l’impatto devastante che una malattia del genere può avere sulla mente di una persona. E su quanto – allo stesso modo – un giusto approccio possa invece essere fondamentale per combattere il cancro.
Così – su suggerimento del padre – Marianna Corona ha cominciato a cambiare atteggiamento. E, in questo senso, ad averla aiutata moltissimo è stata proprio la scrittura di testi personali ruguardanti la malattia.
All’interno del suo libro, Marianna ha spiegato di essersi sempre considerata una donna forte prima della malattia ma che poi – nel momento in cui è comparsa – è stata costretta a rivedere il suo concetto di “forza” per salvare se stessa e non lasciarsi sopraffare – sia fisicamente sia psicologicamente – dal cancro. Insomma: è stata costretta ad essere “forte come una montagna”, come direbbe Mauro Corona.
Figlia di Mauro Corona: la malattia e il riavvicinamento col padre
La parabola esistenziale della figlia di Mauro Corona dimostra come le difficoltà, spesso e volentieri, siano preludio di qualcosa di bello. Nel caso di Marianna, ad esempio, dalla malattia è uscito fuori un libro, che è stato importante per diverse ragioni. Non solo perché, come dicevamo, la scrittura è stata per lei una sorta di terapia psicologica.
Ma anche perché, come ha confessato Mauro Corona stesso, grazie a quelle pagine è riuscito a conoscere in modo vero e profondo la figlia, come mai prima di quel momento. Non solo: per sua stessa ammissione, grazie al libro, padre e figlia hanno cominciato a comunicare in modo più assiduo e reale, con Marianna che è riuscita a sbloccarsi e ad esprimere al padre i suoi veri stati d’animo. “Mia figlia ha scritto un libro per sopravvivere”, aveva detto Mauro Corona al Corriere della Sera.
Mentre la figlia, interrogata sul quel periodo molto difficile, aveva spiegato: “Il tumore mi aveva creato un disagio interiore. Ne sono uscita pian piano, ritornando a riconsiderare il corpo che sentivo distante, quasi repellente. Noi montanari cresciamo con l’insegnamento che bisogna essere sempre duri e forti. Come la montagna. È un immaginario che tempra”.
Marianna Corona aveva poi aggiunto: “Prima della malattia mi sentivo forte. Una forza che mi veniva da questo paradigma. Invece ero fragile. La malattia l’ho affrontata in punta di piedi, partendo dalla base senza guardare la cima. ‘Non guardarla mai che pian piano arrivi’ mi ha sempre detto mio padre. L’uomo che mi ha trasmesso la passione per l’aria aperta e lo sport”.
Un bellissimo lieto fine dopo un periodo difficile anche per Mauro Corona, che – a seguito della diagnosi della figlia – ha vissuto come lei un momento emotivamente molto forte, doloroso e complicato. Oggi, per fortuna, Marianna Corona sta bene, grazie anche alle due operazioni a cui è stata sottoposta nel corso del trattamento della malattia. E può godere di un rapporto col padre molto più forte e intimo di prima.
