Conte: “Il 4 maggio l’Italia riparte ma con piano differenziato per territori”

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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In un lungo post su Facebook, il Premier Giuseppe Conte torna a parlare al Paese ,in vista della fine del lockdown in programma per il fatidico 4 Maggio. Conte ha comunicato che in queste ore continua senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’équipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della ‘fase due’, quella della convivenza con il virus. Consapevole che la decisione di aver prorogato le misure restrittive fino al 3 Maggio stia ricadendo su cittadini e imprese, in termini di stanchezza e di pesanti esigenze economiche, il Premier afferma anche che riaprire tutto e subito sarebbe irresponsabile.

In questa fase non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni.

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Un programma di ripartenza che tenga conto dei minimi dettagli

Al vaglio del Governo, in queste ore, lo studio di un piano ben strutturato e articolato che preveda l’allentamento delle misure. Nel suo comunicato social, il Premier spiega che:

Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere.

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Le peculiarità territoriali fondamentali per Fase 2

Si tratta di programma con un’impronta nazionale, che debba offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Una strategia condivisa a livello nazionale, ma che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Giuseppe Conte fa presente che tutto il mondo è in difficoltà, e che gli italiani possono essere fieri di come il Paese sta affrontando questa immane emergenza.

Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio.  

di Catiuscia Ceccarelli

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