Guerra Russia Ucraina, circolare Esercito Italiano: “Aumentare le esercitazioni”

Lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano ha diramato una circolare a tutte le caserme del paese invitando a diminuire i congedi e ad aumentare gli addestramenti "warfighting".

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha inviato una circolare alle caserme italiane che desta non poca preoccupazione. Nella circolare si consiglia di stoppare i congedi anticipati, e di mantenere i vari reparti delle forze armate in un vero e proprio stato di prontezza operativa “orientato al warfighting – (combattimento di guerra) e con “massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.

La circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito ha inevitabilmente riacceso le polemiche riguardo al ruolo militare dei paesi occidentali in Ucraina, e nel nostro caso ci si chiede effettivamente se questa circolare che l’Esercito ha definito “ordinaria” non lasci presagire qualcosa di peggio. Già sull’invio di armi in Ucraina il dibattito è profondamente diviso tra chi sostiene che l’invio di armamenti bellici all’Ucraina sia fondamentale per contribuire a resistere e a cacciare l’invasione russa e chi dice che l’invio di armi occidentali non farà che incattivire Putin.

Guerra Russia Ucraina: la circolare dell’Esercito che mette in allerta forze armate e cittadini

Guerra Russia Ucraina: la circolare dell'Esercito Italiano che mette in allerta forze armate e cittadini

Se la circolare dell’esercito sia ordinaria o no è difficile da capire, anche se il documento in questione inviato alle forze armate dallo Stato Maggiore, oltre ad avere come oggetto della circolare “Evoluzione dello scacchiere internazionale”, parla chiaro:

Porre particolare attenzione nel valutare le domande di congedo anticipato in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche.

Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi dovranno essere orientate al “warfighting”.

La circolare interna firmata dallo Stato Maggiore dell’Esercito è stata diramata il 9 marzo, con il fine di impartire nuove disposizioni operative a tutti i comandi (qui il documento integrale). Come prevedibile la sua diffusione ha subito contribuito ad alimentare polemiche mai del tutto sopite sul coinvolgimento dell’Italia nella guerra Russa Ucraina.

La circolare galeotta per quanto riguarda l’aspetto del personale (oltre a quello dell’armamento militare nazionale) richiama l’attenzione a valutare attentamente le domande di congedo poiché “in questo momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”. Personale che tra l’altro quelle armi dovrà o dovrebbe usarle: “Il personale dovrà alimentare i Reparti che esprimono unità di prontezza nei prossimi due anni. Unità che devono essere alimentate al 100% con personale pronto senza vincoli di impiego operativo”.

Addestramento “warfighting”

Tutte le attività, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting. Un ordine che di fatto dispone il rinvio di tutte le esercitazioni che non siano specificatamente indirizzate al mantenimento delle capacità operative immediate. Ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale. Il livello di prontezza deve essere garantito sia a livello di singoli battaglioni che dei comandi supportati.

Lo Stato Maggiore ha subito diramato una nota nella quale spiega che il documento era “ad esclusivo uso interno, di carattere routinario, con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”.

Leggi anche: L’esercito ucraino: “I russi hanno colpito decine di civili”

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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